Mondo
Sumatra: tempi duri per le ong
La denuncia, raccolta dall'agenzia Misna, arriva dal servizio della Compagnia di Gesù per i rifugiati, sulla situazione nella provincia di Aceh
di Redazione
La situazione nella provincia di Aceh (estremo lembo nordoccidentale dell?isola di Sumatra, Indonesia) è decisamente peggiorata, non solo per la popolazione locale ma anche per gli stranieri che vi lavorano in qualità di operatori umanitari.
A denunciarlo – riferisce l’agenzia Misna – è il Jrs (Jesuit Refugee Service), servizio della Compagnia di Gesù per i rifugiati, il quale, nel bollettino del 15 luglio scorso, riferisce come il governo di Giakarta abbia intimato in modo esplicito alle organizzazioni non governative (ong) di non schierarsi dalla parte dei ribelli separatisti del Gam (Movimento per Aceh libera). Sempre secondo i gesuiti, l?esecutivo indonesiano ha iniziato a controllare e limitare i movimenti delle ong, tra cui anche il Jrs.
Nei giorni scorsi si è molto parlato dell?introduzione dello stato di emergenza ad Aceh, ventilato dal ministro per gli Affari Politici e la Sicurezza, Susilo Bambang Yudhoyono, durante la sua recente visita nell?irrequieta regione. Per il momento sembra che la proposta, fortemente contestata dalle autorità locali, non verrà attuata, ma l?esecutivo si è riservato di prendere una decisione definitiva entro agosto. Il Gam lotta con l?esercito indonesiano da 26 anni, in un conflitto che ha provocato almeno 10mila morti e lo sfollamento di migliaia di persone. Guerriglieri ed esercito si accusano a vicenda di gravi violazioni dei diritti umani.
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