Mondo
Sulle adozioni la Romania si gioca l’ingresso in Ue
Oggi Emma Nicholson, relatrice al Parlamento europeo, ha ribadito che finché non ci sarà una legge adeguata sul sistema adozioni Bucarest non entrerà nell'Unione
La Romania si gioca l’ingresso in Ue proprio sulla questione adozioni internazionali. La relatrice per la Romania al Parlamento europeo, la baronessa Emma Nicholson, ha annunciato oggi a Bucarest che ribadira’ la richiesta all’Unione europea di sospendere in via temporanea i negoziati per l’adesione del Paese balcanico, finche’ esso non avra’ risolto la questione delle adozioni e non prendera’ misure concrete contro la corruzione.
La Nicholson e’ in visita a Bucarest per chiarire la vicenda dei bambini che il governo romeno ha dato in adozione a famiglie straniere, nonostante la moratoria che vige dal 2001. ”La Romania deve delineare con responsabilita’ la sua posizione sulle adozioni internazionali, altrimenti sara’ sempre sottoposta a pressioni politiche alle quali sara’ difficile resistere” ha detto nella capitale romena. ”Finora la Romania e’ stata confusa nelle dichiarazioni sul rispetto della moratoria. E’ per questo che diverse personalita’ politiche si sono permesse di fare pressioni e lobby in modo che i bambini romeni arrivassero all’estero”, ha detto oggi alla stampa romena la relatrice al Parlamento europeo, alludendo al fatto che il governo di Bucarest ha cercato di giustificare le sue decisioni in tema di adozioni puntando il dito contro le forti pressioni politiche venute non solo da paesi europei, ma anche dagli Stati Uniti e Israele.
”Il fatto di essere un paese povero, non giustifica le adozioni internazionali, specialmente quando esistono famiglie romene con tutti i requisiti necessari per adottare gli orfani. La Grecia, per esempio, non era un paese ricco al momento dell’adesione all’Unione europea. Ma nella sua legislazione e’ detto chiaramente che gli orfani vengono adottati soltanto da genitori greci’, ha spiegato la signora Nicholson.
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