Sostenibilità

Sulla chimica l’Europa fa un passo avanti e uno indietro

La minaccia chimica avanza. E la Ue cosa fa?

di Angelo Ferrari

La minaccia chimica avanza. E la Ue cosa fa? Semplice: boccia l?obbligo di sostituire i prodotti chimici pericolosi con alternative più sicure. Un principio cruciale del nuovo Regolamento europeo sulla chimica – Reach – fortemente voluto dalle associazioni ambientaliste. Si fa un passo avanti e poi, quasi impauriti, due indietro. Ma non basta. Il Consiglio sulla competitività ha votato per ridurre drasticamente i dati sulla sicurezza delle sostanze che i produttori sono obbligati a fornire, soprattutto per ciò che riguarda le sostanze prodotte in basse quantità, da 1 a 10 tonnellate all?anno. Cosa vuol dire? Migliaia di prodotti chimici rimangono sul mercato sebbene non siano disponibili informazioni sufficienti circa la loro sicurezza. Che fare? Riaffermare il principio della sostituzione obbligatoria durante la seconda lettura del Reach. Questo significherebbe un risparmio di 90 miliardi di euro, la cifra che in 30 anni potrebbe essere spesa per curare le malattie professionali dovute all?esposizione e alla contaminazione chimica.


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