Sul perchè ho pubblicato le foto della battaglia (persa) di Jen

di Antonio Amendola

I fatti

Angelo Merendino (fotografo di New York) sposa nel 2007 la donna della sua vita, Jen. Dopo soli cinque mesi di matrimonio a Jen viene diagnosticato un tumore al seno. Cominciano 8 lunghi mesi di battaglie, doppia mastectomia, chemioterapia, etc, al termine dei quali la battaglia sembra vinta.

(cliccate qui per vedere il reportage)

Sembrava, poichè nel 2010 il tumore è metastizzato. Nel 2011, Jen muore.

Nel corso del loro calvario, Jen ha chiesto al marito, Angelo, di documentare la sua malattia, la sua sofferenza, la loro vita sconvolta, perchè spesso avevano l’impressione che gli amici, i famigliari, non comprendessero appieno cosa significhi combattere un tumore.

Ripeto, nel 2011 Jen muore. Questi i fatti.

Altri fatti. La campagna-battaglia di Angelo.

Da quel momento, Angelo Merendino ha fatto della diffusione di quelle immagini  una sua battaglia personale sulla conoscenza e prevenzione al tumore al seno.

Il suo obiettivo dichiarato è far sapere quanta forza e quanto amore occorrono per combattere queste battaglie. Battaglie che non si scelgono.

‘‘Le mie fotografie non sono solamente sul cancro; raccontano l’amore e la vita, e il non arrendersi mai. Le mie fotografie devono far capire che bisogna vivere ogni secondo”.

Perchè pubblicare quelle foto; perchè raccontare questa storia. Ma prima altri fatti

Noi di Shoot4Change abbiamo deciso di esporre alcune immagini del suo reportage in una nostra mostra collettiva a New York lo scorso luglio. Dopo quella mostra, le foto sono state esposte anche in un’altra galleria dove, però, dopo qualche giorno sono state rimosse su richiesta degli stessi avventori.

Perchè? Perchè disturbavano la gente, sbattendole in faccia la realtà quotidiana di un dolore che spesso facciamo finta non esista.

Ovviamente non potevamo restare in silenzio e, quindi, Shoot4Change si è fatta carico di affiancare Angelo nella sua campagna.

Ieri abbiamo pubblicato sul nostro sito il reportage e la sua storia (cliccate qui se vi va di vederlo) e nel corso della giornata è stato tutto un susseguirsi di tweet, retweet, condivisioni su facebook, commenti, messaggi, email e, infine, la gallery in homepage su Repubblica.it.

Una valanga.

Ho ricevuto, come prevedibile, una marea di messaggi. La maggior parte di congratulazioni e solidarietà con Angelo Merendino, alcuni critici sulla necessità di rispettare la privacy di Jen, altri perplessi circa l’effettiva efficacia di un tale messaggio, altri (pochi per la verità) decisamente negativi.

Ho deciso di pubblicarlo adesso, perchè ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno.

E’ una storia forte ma non è solamente una storia di una battaglia persa, di una battaglia che non è stata scelta ma che è piovuta dall’alto; è una storia d’amore tra una donna che ha sofferto e combattuto e il suo uomo che le è stato accanto e che ha dovuto-voluto subire lo strazio di fotografarla fino alla fine.

Angelo l’ha vista cambiare, soffrire, morire. E in tutto questo tempo, durante la campagna, continua a vederla cambiare, soffrire, morire attraverso le sue stesse fotografie.

Certo, sono immagini che resteranno per sempre impresse nella sua memoria e nel suo cuore, ma la fotografia le rende sempre vive e attuali.

Ecco, questo è il motivo per cui ho scelto di pubblicarle – e me ne prendo la responsabilità. L’attualità delle immagini.

Jen rappresenta tutte le donne e gli uomini che devono combattere una battaglia che non hanno scelto. E per farlo hanno bisogno di non essere da soli.

Si muore da soli, è vero, ma si può non esserlo durante la battaglia.

Qualche giorno fa Angelo mi ha detto che Jen avrebbe sempre voluto venire a visitare l’Italia. Abbiamo deciso insieme di esporre la sua storia nell’ambito della prossima edizione del Perugia SocialPhotoFest a novembre.

E verrà anche Angelo. Con lei

Antonio

PS questo è uno di quei casi in cui le sensibilità, le storie e le opinioni sono molteplici. Come sono molteplici le esperienze personali. Voi cosa ne pensate?


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