Non profit

Sul gioco d’azzardo i dati sono tutto. E devono essere pubblici

Il 31 luglio scorso abbiamo lanciato un appello a sindaci, consiglieri comunali, amministratori: chiedete ai Monopoli di Stato, che li detengono, i dati sull'azzardo che riguardano il vostro territorio: quanto denaro "legale" investe le vostre città, i vostri comuni, travolgendo le vite dei vostri cittadini, creando gli enormi problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Sono centinaia le richieste arrivate all'ADM, segno di una società civile che non si arrende. Resta aperta la questione: cosa, come e soprattutto quando risponderà l'Agenzia?

di Marco Dotti

Da anni insistiamo: non c'è altro modo per sconfiggere questo enorme mostro finanziario chiamato "azzardo legale" che partire dalla conoscenza. I dati non sono tutto, ma sono molto. Per questo vengono "custoditi" dai lobbisti, "difesi" dai loro stakeholder, persino manipolati da schiere di esperti o presunti tali nelle loro presentazioni all'opinione pubblica. A volte, pare che questi dati – parliamo dell'azzardo online – siano stati addirittura ceduti a privati che li hanno usati per attività di neuromarketing, ossia per incrementare il business.

Partiamo da quello che noi, opinione pubblica, conosciamo. Conosciamo il fatturato dell'impresa-azzardo sull'intero territorio: 97miliardi di euro, di cui 10 incassati dall'Erario.

Chiediamoci che cosa a noi, opinione pubblica, la risma di soggetti cui abbiamo fatto cenno, non vuole far conoscere: non vuole farci conoscere la scomposizione di quei 97 miliardi sul territorio: città per città, paese per paese, quartiere per quartiere. Pensateci: fa ben altro effetto conoscere i numeri su Milano, Parma, Palermo o su uno di quei piccoli-medi comuni che costituiscono la spina dorsale del nostro Paese che parlare in termini generali. Quando capisci che nel bar sottocasa o nella sala vlt all'angolo circolano milioni di euro, magari in un territorio di poche centinaia o migliaia di abitanti, qualche domanda te la poni. Ecco, quella domanda è tutto. Il resto è fumo negli occhi.

Per questo, il 31 luglio scorso abbiamo lanciato un appello a sindaci, consiglieri comunali, amministratori: chiedete ai Monopoli di Stato, autorità preposta al controllo sui flussi finanziari del settore, i dati sull'azzardo che riguardano il vostro territorio: quanto denaro "legale" investe le vite dei vostri cittadini creando gli enormi problemi che sono sotto gli occhi di tutti?

A oggi, ci confermano che sono centinaia le richieste arrivate all'ADM, che a parte sua comincia a dare risposte temporeggianti: daremo i dati – ma non tutti – in ordine cronologico di richiesta. Singolare risposta. Eppure, non servono mesi per consultare un database. Ma se, da un lato, c'è il consueto meccanismo burocratico che procede a passo di mammuth, dall'altro c' è una società civile che ha capito, nella sua parte migliore, come senza rendere pubblici quei dati sia impossibile ogni azione a tutela di salute, ordine pubblico e sicurezza, beni primari.

Noi ribadiamo: quei dati sono pubblici, creati nell'esercizio di un monopolio pubblico, e devono essere messi a disposizione di chi, sul territorio, rappresenta la massima autorità in termini di salute, sicurezza e tutela dei cittadini. Anzi, i cittadini stessi li devono conoscere senza dover ogni volta chiedere dati che dovrebbero essere liberi, aperti, fruibili. Non possiamo credere – non vogliamo credere, anzi: non ci crediamo affatto – che quei dati non ci siano o non siano in possesso dell'autorità preposta al controllo di un settore tranto critico.

Ribadiamo pertanto l'appello ai sindaci, ai consiglieri, agli amministratori comunali: chiediamo tutti assieme quei dati. Dalle risposte che avremo, capiremo comunque l'entità del problema.

Ecco come fare per chiedere all'Agenzia delle Dogame e dei Monopoli (l'ente preposto al controllo del settore) i dati sull'azzardo legale:

Richiesta per l'accesso agli atti

«Spedire a:

monopoli.giochi@pec.it; @aams.it; monopoli.ufficiovicedirettore@pec.aams.it; monopoli.apparecchi@pec.aams.it; monopoli.comunicazione@aams.it; monopoli.comunicazione@pec.aams.it;

OGGETTO: Istanza di accesso generalizzato (Foia) –rendiconto dei dati sulla raccolta monetaria per tipologia di gioco, suddivisi per provincia, per l’anno 2015 e 2016

Alla cortese attenzione della Vice direzione Generale – Area Monopoli e dei competenti uffici interni, Piazza Mastai, 11 – 00153 ROMA

La/Il sottoscritta/o XYZ

nat/oa a … il …,residente a … in qualità di Sindaco/Assessore/Consigliere Comunale etc

CHIEDE

ai sensi dell’art. 5 comma 2 del D. Lgs 33/2013, come modificato dal D. Lgs 97/2016 l’accesso e l’invio di copia elettronica dei seguenti documenti:

1) La dichiarazione e il rendiconto dei dati sulla raccolta monetaria per tipologia di gioco per l’anno 2015 e 2016 relativamente al proprio comune e alla propria provincia.

2) per ciascuna tipologia, chiede inontre l'ammontare: a) della quota trattenuta che va ai concessionari; b) della quota trattenuta che va all'Erario;

3) raccolta monetaria relativa al Comune di … e alla Provincia di…;

5) stessa richiesta per il gioco on line: a) suddivisione per tipologia; b) dati raccolta su provincia e comune.

Si prega di oscurare ogni dato personale ulteriore rispetto ainominativi (e.g. indirizzi, recapiti telefonici, estremi bancari) in quanto non oggetto della richiesta.

Inoltre, qualora si ritenga che alcune informazioni ricadano nell'ambito di applicazione dei limiti definiti dall’art. 5-bis, si prega di oscurare tali sezioni (motivando la decisionecome previsto dall’Art. 5.6) e di garantire l’accesso al restodel documento come previsto dall’art. 5-bis, comma 4, secondo alinea.

Ai sensi dell’art. 18-bis, comma 1, Legge n. 241/1990 siresta in attesa del rilascio immediato della ricevuta cheattesti l’avvenuta presentazione dell’istanza completa di tutti i contenuti

Cordialmente

Xyz»

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.