Famiglia

Sul campo, Laura Boldrini. Unhcr: i soldi li spenderemo cos

L’agenzia Onu aveva raccolto 30 milioni di dollari per profughi che la guerra non ha causato. Ora li userà per rimpatriare un milione di rifugiati “dimenticati” da 30 anni.

di Antonietta Nembri

L?Iraq e i profughi. Quelli che tutti aspettavano per la guerra e che non ci sono stati e quanti, invece, ci sono da decenni in Iran, Giordania e Siria. È a loro favore che l?Unhcr, l?alto patronato delle Nazioni Unite per i rifugiati, destinerà i fondi raccolti dalla decima edizione del Pavarotti & Friends Sos Iraq (ancora da decidere la tv che lo manderà in onda, dopo il no Rai). Cosa farà l?agenzia dell?Onu con la raccolta fondi lo spiega Laura Boldrini, portavoce italiano da poco rientrata da Amman: «In questa crisi sovraesposta c?è un aspetto poco raccontato: i rifugiati. L?ultima guerra non ne ha prodotti, ma ce n?erano già troppi: 900mila. Esistevano prima del conflitto, da una trentina d?anni a questa parte». Vita: Quale programma sarà sovvenzionato dalla raccolta fondi? Laura Boldrini: Il rimpatrio. Saranno almeno 500mila gli iracheni che vorranno tornare a casa e non basta offrire loro il trasporto, occorre di più perché queste persone possano ritornare reintegrandosi nel Paese. L?obiettivo che ci proponiamo è di riportare a casa 20mila persone. Pensiamo a quanti sono ospitati nei campi profughi iraniani. In tutto l?Iran vi sono poco più di 200mila iracheni. Vita: L?Unhcr a marzo ha chiesto fondi per il grande esodo di guerra che non c?è stato. Cosa ne fate ora di questi soldi? Boldrini: I 30 milioni di dollari che dovevano essere utilizzati per i campi in Giordania, Iran e Siria non andranno sprecati. Li gireremo sul programma dei rimpatri. Vita: A ogni famiglia di cinque persone si calcola servano circa 200 dollari per il rientro. Ci sono già i tempi di attuazione? Boldrini: Per dare il via all?operazione occorre che in Iraq ci sia un?autorità e sia restaurata la legalità. Anche se, per esempio, tra quanti si sono rifugiati in Arabia Saudita c?è chi vuole rientrare subito. Non prevediamo tempi lunghissimi. I Paesi ricchi possono offrire loro stessi il pacchetto aiuti per il rimpatrio e a queste nazioni come Unhcr abbiamo chiesto di attendere. La precedenza deve andare a quanti vivono nei campi dei Paesi più poveri. Vita: Rifugiati ci sono in Germania, Olanda, Svezia, Usa e Gran Bretagna. Ma chi non ha lo status? Boldrini: Si stimano in 450mila i cosiddetti rifugiati non riconosciuti, in Giordania e Siria. C?è anche chi aveva paura di non vedere accettata la domanda e di essere spedito indietro.


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