Sostenibilità

sui binari morti vacanze sempre più vive

Il 7 marzo la Giornata della ferrovie dimenticate

di Chiara Cantoni

Un giorno all’insegna della mobilità dolce, per scoprire, documentare e ricordare i 6mila chilometri di rotaie abbandonate d’Italia: fervono lungo lo Stivale i preparativi per la III Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate, che il 7 marzo accenderà i riflettori sui binari dismessi del Belpase. La regia dell’evento è affidata sempre a CoMoDo, confederazione di associazioni impegnate sul fronte della mobilità alternativa, del tempo libero e delle attività outdoor: Legambiente, Touring Club Italiano, Associazione Italiana Greenways, Cai, Federparchi, WWF Italia, solo per citarne alcune.
Gli obiettivi? «Tenere viva la memoria del patrimonio ferroviario; valorizzare le tratte secondarie come vettori di mobilità dolce; integrare il sistema dei trasporti pubblici locali con la rete dell’ospitalità diffusa, per valorizzare località periferiche ad alto potenziale turistico; riconvertire le infrastrutture definitivamente dismesse in greenways fruibili da pedoni, ciclisti, cavalieri, disabili, bambini, anziani», spiega il presidente di CoMoDo, Albano Marcarini. Un’impegno già tradotto in due disegni di legge, che oggi incassa i primi risultati: «Nel 2009 è stata inaugurata la pista ciclabile del Parco costiero del Ponente Ligure: 24 chilometri di pista sul mare nati sul tracciato della vecchia ferrovia tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare, linea FS Genova-Ventimiglia, dismessa nel 2001. Ed è stato recentemente firmato un procollo tra i Comuni della Bologna-Verona per la riconversione di 32 chilometri ciclopedonali sul collegamento sostituito dall’alta velocità».
Un’ottantina le iniziative previste fra passeggiate, visite a impianti, stazioni e vecchie rimesse, mostre e convegni.. Qualche assaggio? «La prima corsa: Santarcangelo-San Leo», escursione marchigiana lungo il tracciato della linea Santarcangelo-Urbino-Fabriano, progettata alla fine del XIX secolo e mai completata. Oppure, in Umbria, «FerroWay + tramWay = greenWayValnerina», sulla Spoleto-Norcia e Terni-Ferentillo, con molteplici opzioni: passeggiata a piedi da Piedipaterno alla Stazione di S. Anatolia di Narco; rafting sul fiume Nera con imbarchi da Castel San Felice; passeggiata in carrozza a cavalli dalla stazione di S. Anatolia; escursione in mountain bike lungo i nodi della ex tranvia Terni-Ferentillo; raduno/esposizione di bighe, calessi, carrozze, carri agricoli e altri mezzi per mobilità dolce. O, ancora, in Lombardia, l’escursione in treno, con partenza da Brescia, lungo la ferrovia che attraversa la Franciacorta, costeggia il lago d’Iseo e prosegue in Valle Camonica fino alle pendici dell’Adamello.


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