Scuola

Sui banchi arriva l’educazione finanziaria

Dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria sono state redatte delle minuziose "Linee guida". Pubblicate anche delle indicazioni operative per l'insegnamento che indicano le materie più coinvolte. Tutto è online sul portale "Quello che conta"

di Marco Marcocci

Manca poco all’inizio del nuovo anno scolastico ed una delle novità che (auspicabilmente) i nostri ragazzi potrebbero trovare sui banchi è l’educazione finanziaria.

Così, al fine di contribuire alla promozione dell’argomento e nell’ottica di agevolare il compito dei dirigenti scolastici e dei docenti, il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ha redatto delle minuziose “Linea guida” che indicano la strada da seguire per sviluppare le competenze di educazione finanziaria nelle scuole di primo e secondo ciclo.

Le Linee guida

Altro obiettivo che le “Linee guida” perseguono è quello di assicurare che l’educazione finanziaria venga trattata in modo uniforme dal Nord al Sud della penisola, affrontandone tutti i suoi aspetti.

Le iniziative introdotte dal Comitato per favorire l’ingresso dell’educazione finanziaria nel piano dell’offerta formativa hanno anche registrato la recente pubblicazione delle “Indicazioni operative per l’insegnamento dell’educazione finanziaria”.

In questo documento, in coerenza con quanto sancito dalle “Linee guida”, vengono forniti a beneficio dei docenti spunti, materiali e supporti operativi idonei a configurare al meglio l’insegnamento dell’educazione finanziaria.

Le materie coinvolte e il Ptof

In particolare, le “Indicazioni” considerano l’educazione finanziaria articolandola in un curriculo verticale da prevedere all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa-Ptof della scuola  e, a tal fine, riportano: le materie che potrebbero essere maggiormente coinvolte; il grado scolare (classe), anche se a puro scopo indicativo, a partire dal quale quel determinato traguardo di abilità potrebbe essere raggiunto; alcune esemplificazioni di percorsi e di attività per facilitare la comprensione e l’implementazione delle linee guida da parte delle scuole.

Le “Indicazioni”, in pratica, costituiscono un valido ausilio al processo didattico in quanto facilitano la scelta delle modalità più appropriate da adottare nelle varie situazioni didattiche. 

I Quaderni didattici di Banca d’Italia

I materiali di riferimento individuati, per quanto riguarda il primo ciclo sono rappresentati dai Quaderni didattici della Banca d’Italia, realizzati insieme ad alcuni docenti e già sperimentati in diverse scuole.

Diverso è il discorso per i materiali destinati al secondo ciclo, dove sono molte le fonti individuate dato che gli argomenti trattati sono caratterizzati da una complessità crescente, sono disponibili in rete maggiori contributi, siamo al cospetto da un’ampia varietà di indirizzi di studio e discipline e, in alcuni casi, è possibile avvalersi della competenza specifica di insegnanti di materie economiche e finanziarie.

La competenza finanziaria è fondamentale

Il presupposto con il quale il Comitato ha individuato e segnalato nelle “Indicazioni” gli esempi ed i materiali segnalati nasce “dalla convinzione profonda che la competenza finanziaria sia fondamentale per poter godere di una cittadinanza piena”.

Sempre in premessa il Comitato tiene a precisare che “gli spunti operativi proposti sono, quindi, parziali e potranno essere integrati e ampliati sulla base dei suggerimenti di materiali e di attività significative che le scuole e gli insegnanti vorranno segnalare”. 

Sul portale dell’educazione finanziaria Quello che conta è possibile consultare le “Linee Guida” e le “Indicazioni operative”

In apertura photo by Kenny Eliason on Unsplash


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