Famiglia

Sugli organismi di pari opportunità decide il governo

Delega al governo sul riordino delle disposizioni in tema di pari opportunità. Si farà senza coinvolgere le donne. Marina Piazza : "un grave errore"

di Barbara Fabiani

Ancora una legge delega.
Nell’ambito della riforma dell’organizzazione del Governo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché di enti pubblici, è stata approvata mercoledì scorso alla Camera anche la delega al Governo per il riordino delle disposizioni in tema pari opportunità.
Ma il provvedimento (art.13) non prevede il coinvolgimento delle donne e degli organismi di parità in tale processo di riordino delle disposizioni in tema di pari opportunità.

Una mancanza che, secondo il presidente della Commissione pari opportunità Marina Piazza,
rischia di togliere forza e incisività agli organismi di parità, così come si sono strutturati in questi ultimi 20 anni. “Questo, peraltro, in un momento critico per la condizione complessiva
delle donne, per la loro scarsa presenza e rappresentanza negli organismi decisionali ” dice Piazza, che s’interroga sul perché né gli organismi di parità, né le associazioni di donne non siano state coinvolte né nominate nel testo di delega.

“E altrettanto grave- continua la Presidente Piazza – il fatto che il testo di delega, parlando
di accorpamento e riduzione del numero dei componenti di tali organismi sottintenda che ce ne siano troppi in giro.
Concordiamo con la necessità di una razionalizzazione delle competenze, obiettivi e funzioni dei vari organismi ma non al fine di ridurli o impoverirli, quanto di rendere più efficace la loro azione”.

”A fronte di questa delega troppo ampia al Governo – conclude la Presidente Piazza – c’è da sottolineare di positivo l’approvazione di due ordini del giorno, presentati da alcune parlamentari del centro-sinistra, che almeno impegnano il Governo a consultare gli organismi di parità interessanti al riordino prima di emettere i provvedimenti”.

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