Mondo
Sudan, si aggrava il bilancio dei bombardamenti
Sono morti i due giovani feriti martedì dalle bombe del governo sudanese. Nuova denuncia di Amani nei confronti dell'Onu
Sono morte le due persone rimaste gravemente ferite dal bombardamento del governo sudanese contro i civili durante la missione umanitaria di padre Kizito Sesana sui monti Nuba.
A dare la notizia è Gianmarco Elia, vicepresidente dell’associazione amani, che dall’Italia sostiene le operazioni di soccorso umanitario del missionario comboniano in Sudan.
“Quella del governo sudanese contro gli abitanti delle montagne Nuba è una guerra in cui tutte le regole vengono impunemente violante per sterminare la popolazione delle montagne nuba” dice Gianmarco Elia.
“Lo scandalo più grave è la rinuncia da parte dell’Onu a esercitare il proprio diritto di soccorso umanitario ai civili presi di mira dal governo di Karthoum. L’Onu sta portando avanti da undici anni uno degli interventi umanitari più grandi e dispendiosi che si siano mai visti. Ma il 75 per cento degli aiuti vengono impiegati per mantenere le strutture di un’organizzazione elefantiaca. E l’Onu si lascia intimorire dal governo sudanese evitando l’intervento umanitario in alcune zone del Paese, e lasciando in balìa dei bombardamenti missionari e ong che hanno deciso di non abbandonare la popolazione”.
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