Mondo

Sudan, si aggrava il bilancio dei bombardamenti

Sono morti i due giovani feriti martedì dalle bombe del governo sudanese. Nuova denuncia di Amani nei confronti dell'Onu

di Emanuela Citterio

Sono morte le due persone rimaste gravemente ferite dal bombardamento del governo sudanese contro i civili durante la missione umanitaria di padre Kizito Sesana sui monti Nuba.
A dare la notizia è Gianmarco Elia, vicepresidente dell’associazione amani, che dall’Italia sostiene le operazioni di soccorso umanitario del missionario comboniano in Sudan.

“Quella del governo sudanese contro gli abitanti delle montagne Nuba è una guerra in cui tutte le regole vengono impunemente violante per sterminare la popolazione delle montagne nuba” dice Gianmarco Elia.
“Lo scandalo più grave è la rinuncia da parte dell’Onu a esercitare il proprio diritto di soccorso umanitario ai civili presi di mira dal governo di Karthoum. L’Onu sta portando avanti da undici anni uno degli interventi umanitari più grandi e dispendiosi che si siano mai visti. Ma il 75 per cento degli aiuti vengono impiegati per mantenere le strutture di un’organizzazione elefantiaca. E l’Onu si lascia intimorire dal governo sudanese evitando l’intervento umanitario in alcune zone del Paese, e lasciando in balìa dei bombardamenti missionari e ong che hanno deciso di non abbandonare la popolazione”.

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