Mondo

Sudan: attaccati osservatori Unione africana in Darfur

Intanto, Khartum respinge il rapporto Onu che lo accusa di "abusi sistematici sui civili"

di Paul Ricard

Due squadre di osservatori dell’Unione Africana, in Darfur per monitorare il rispetto del cessate il fuoco siglato lo scorso aprile, sono state attaccate ieri da uomini armati. Lo hanno riferito all’agenzia di stampa missionaria Misna fonti dell’Unione Africana in Sudan, precisando che i due episodi (su cui non e’ stato possibile ottenere ulteriori dettagli) sono avvenuti ieri uno a Biritabla e l’altro tra Shangil Tobaya e Khor Abeche, tutte localita’ dello Stato del Darfur meridionale. Il rappresentante della presidenza della Commissione dell’Unione Africana, l’ambasciatore Baba Gana Kingibe, ha condannato senza riserve il doppio attacco: “L’Unione Africana non intende essere coinvolta in una situazione in cui i propri osservatori saranno costretti a difendersi con l’uso della forza e a rispondere al fuoco”, ha sottolineato il rappresentante dell’Ua. Intanto, il governo sudanese ha respinto il rapporto dell’Onu sul conflitto nel Darfur, che lo accusa di abusi sitematici sui civili. “Le violazioni indicate nel rapporto non sono state confermate e sono basate su informazioni di natura politica”, ha detto ai giornalisti il ministro della Giustiza Ali Osman Yassin. “Si tratta di un rapporto a senso unico e non bilanciato”, ha sostenuto. Il documento Onu, che si compone di 177 pagine, esclude che il governo di Khartum abbia perseguito una politica di genocidio, ma afferma che alcuni individui possono aver agito con l’intento di compiere un genodicio, e pertanto devono essere sottoposti al giudizio di un tribunale.


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