Politica

SUDAFRICA. Strada spianata per Zuma

L'Autorità giudiziaria nazionale (Npa) sudafricana ha lasciato cadere le accuse di corruzione contro Zuma, favorito alle presidenziali

di Emanuela Citterio

Il Sudafrica va al voto il 22 aprile. E oggi sono caduti gli ostacoli sulla strada di Jacob Zuma, attuale leader dell’African national congress, dato per favorito alla presidenza del Paese che l’anno prossimo ospiterà i mondiali di calcio. L’Autorità giudiziaria nazionale (Npa) sudafricana ha lasciato cadere le accuse di corruzione contro di lui, a meno di tre settimane delle elezioni che lo danno per favorito alla presidenza.

L’Autorità giudiziaria nazionale (Npa), riferiscono oggi le agenzie, ha sottolineato come il processo sia stato manipolato per motivi politici, concludendo che non è «nè possibile nè desiderabile» portare avanti il procedimento contro Zuma. Erano 16 i capi di imputazione: uno per criminalità organizzata, uno per riciclaggio di denaro, due per corruzione e 12 per frode. Accuse legate a un accordo per una fornitura di armi siglato nel 1999 dal governo di Pretoria con l’azienda francese Thales, quando Zuma ricopriva la carica di vicepresidente. Per la stessa vicenda, nel 2005 il consigliere finanziario di Zuma, Schabir Shaik, venne condannato a 15 anni di reclusione e Zuma venne costretto a dimettersi dalla vicepresidenza. Il leader dell’Anc si è sempre professato innocente, candidandosi alla presidenza del Paese alle prossime elezioni, fissate per il 22 aprile.

Il 21 settembre scorso Thabo Mbeki si è dimesso in anticipo sulla fine del suo mandato, come richiesto dall’Anc. Il sistema politico del paese prevede infatti che il capo di stato non sia eletto a suffragio universale, bensì scelto dal parlamento, il che permette all’Anc (che ha due terzi dei seggi), di decidere se mantenere in carica o destituire il presidente.

Zuma, 67 anni, è stato membro dell’ala militare dell’Anc ai tempi della lotta contro l’apartheid. Ha trascorso 10 anni nel carcere di Robben Island (lo stesso dove era tenuto prigioniero Nelson Mandela) per poi essere espulso dal Paese. Divenuto Capo dell’intelligence del partito, ha utilizzato questa carica per scalare i vertici dell’ANC e poi dello Stato. Dopo la fine del regime dell’apartheid, Zuma è stato eletto Vice Presidente del Sudafrica per 6 anni. Nel 2006 il Presidente Mbeki lo licenziò dopo che erano emerse le accuse di corruzione.

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