Non profit

Sudafrica: nasce primo villaggio per malati di Aids

Nel villaggio di Johannesburg può entrare solo chi è nello stadio finale della malattia

di Carlotta Jesi

I sieropositvi di Johannesburg abbandonati dalle famiglie e dal governo che distribuisce i farmaci antiretrovirali, finalmente hanno un posto per vivere. O meglio, per morire. Questo, infatti, si fa nel villaggio per malati di Aids inagurato questa settimana nella periferia della città. Costruito su un terreno alberato, con piccole case color rosa antico, un frutteto e un laboratorio artigianale, il villaggio può accogliere 450 persone. La regola per essere ammessi? Trovarsi allo stadio terminale della malattia. La storia del villaggio inizia dieci anni fa, quando il reverendo Corine McClintok, fondatrice dell’associazione Sparrow Ministries, inizia ad accogliere malati nella sua casa. «Persone», spiega il reverendo, «che se fossero nate in Europa grazie ai farmaci antiretrovirali potrebbero vivere mentre qui sono condannate a morire». A sostenere il villaggio sono soprattutto donazioni private, potete farle anche voi su questo sito
www.allforyouth.org/southafrica.html

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