Welfare

Sud nord Sud:opportunità per 1500 giovani lavoratori

'Sud Nord Sud' e' un programma per governare i processi di mobilita' geografica di lavoratori e imprese

di Carmen Morrone

Sono 1.500 i giovani del Sud ‘accompagnati’ al Nord per fare un’esperienza di lavoro, grazie a 50 progetti a sostegno della mobilita’ territoriale che hanno coinvolto 250 imprese, e altri 2.000 i lavoratori che si sono trasferiti per seguire percorsi di formazione e poi tornare nella regione di origine con un bagaglio di nuove competenze. Questi i risultati ottenuti grazie a ‘Sud Nord Sud’, il progetto del ministero del Welfare gestito da Italia Lavoro, l’agenzia tecnica per le politiche attive dell’occupazione, nato per promuovere la mobilita’ geografica di lavoratori e imprese. I dati sono stati diffusi oggi, a Milano, durante il convegno ‘La mobilita’ territoriale: una via europea per la coesione e l’occupabilita”, che si e’ svolto nell’ambito dell’Expo dell’educazione e del lavoro. A un anno dalla sua partenza, Sud Nord Sud ha creato una rete che raccoglie 60 centri per l’impiego e 75 soggetti privati distribuiti su 17 regioni e 70 province, mettendo a disposizione dei lavoratori che si spostano dalla propria regione un sistema di accoglienza e sostegno all’inserimento lavorativo. E ancora, 400 persone che hanno deciso di tornare nel proprio territorio sono state supportate nella creazione di imprenditorialita’ in 8 ‘laboratori di autoimpiego’. Circa 800 fra studenti e insegnanti di scuole superiori sono stati coinvolti in iniziative di promozione della cultura della mobilita’ nei nuovi servizi per l’impiego Tre gli obiettivi: progettare, formare e installare una rete nazionale pubblica e privata di servizi per l’impiego, in grado di proporre un modello per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in mobilita’ geografica; accompagnare i flussi con azioni di stimolo, promozione e assistenza tecnica; sperimentare, promuovere e articolare una gamma di interventi di politica attiva mirati sui bisogni specifici dei soggetti in mobilita’. Per realizzarli, sono stati messi in campo molteplici strumenti, a partire dalla formazione degli operatori dei centri per l’impiego, dei servizi provinciali, delle associazioni di categoria e degli enti che hanno aderito al progetto. E’ necessaria, poi la condivisione di tecnologie e standard di comunicazione, attraverso servizi interattivi in un’area web accessibile con news e documentazione, la borsa del partenariato, una sorta di ‘piazza affari’ virtuale in grado di favorire gli scambi di informazioni, e un sistema nazionale di videoconferenza per colloqui di preselezione a distanza e aggiornamento professionale. Sono stati, inoltre, avviati ‘tavoli di accoglienza’ per diffondere e valorizzare le esperienze sul territorio dei lavoratori in mobilita’ e azioni di partenariato locale per fare della mobilita’ un trampolino per il ritorno nella regione di origine


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