Politica

Sud, Cisl: altro che spiagge, servono banche

Il sindacato è preoccupato dal "piano-sud" del nuovo governo Berlusconi

di Redazione

?Riteniamo preoccupanti e poco fondate certe dichiarazioni rese alla stampa da autorevoli esponenti del governo, prima Tremonti, oggi Miccichè.., su come aiutare e sostenere lo sviluppo economico nel Sud del Paese.? Lo ha dichiarato la segretaria confederale Cisl Annamaria Furlan. ?Pensiamo – ha affermato la Furlan – come abbiamo spesso dichiarato che, il rilancio economico del mezzogiorno passi attraverso la disponibilità di un sistema finanziario in grado di promuovere e accompagnare il processo di sviluppo. E? necessario innanzitutto non emarginare il Sud dai processi decisionali delle banche, con sedi legali prevalentemente al nord, riequilibrare cioè il sistema creditizio sul piano territoriale.
?Sappiamo bene ? continua il segretario Cisl – che l?azione esclusiva sul sistema creditizio non è certamente sufficiente se ad essa non si accompagnano interventi diretti a creare nel mezzogiorno un ambiente idoneo a favorire lo sviluppo generalizzato delle imprese con una forte vocazione locale, combattendo in primo luogo la presenza della criminalità organizzata. In questa dimensione si riscoprono infatti, anche per le banche, le ragioni e le opportunità di un forte legame con il territorio, con la comunità in cui prevalentemente si opera, dove hanno sede i propri centri decisionali?.

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