Volontariato

Sud Asia, aumentano danni per piogge monsoniche

L'emergenza continua. La Caritas italiana in prima linea con gli aiuti. Le piogge monsoniche flagellano Bangladesh, Pakistan, Nepal e India. Milioni di senza casa.

di Redazione

Nelle scorse settimane violente piogge monsoniche si sono abbattute sull?Asia del Sud, causando vittime, straripamento di fiumi, distruzione di case e raccolti. E ora si teme lo scoppio di epidemie.Tutta l?area è soggetta purtroppo a ricorrenti cicloni e inondazioni. Per questo Caritas Italiana, in collegamento con le Caritas locali, oltre ad intervenire nelle emergenze sostiene da anni attività di ricostruzione.

In Bangladesh ha già contribuito alla realizzazione di migliaia di abitazioni e decine di grandi centri di accoglienza comunitaria, usati generalmente durante l’anno come scuole e come rifugio temporaneo durante le periodiche inondazioni. Sono stati anche avviati progetti di promozione e di formazione, con l’obiettivo di creare in tutte le comunità della Chiesa bengalese la coscienza della dignità umana, dei diritti e delle responsabilità civili. Infine va ricordato il sostegno di Caritas Italiana a 35 dispensari distribuiti su tutto il Bangladesh – gestiti dalla Chiesa, con una media di 200.000 visite all’anno – e l?impegno per i diversi microprogetti di sviluppo che ogni anno vengono realizzati in collaborazione con realtà di Chiesa locale. In seguito a quest?ultima emergenza Caritas Bangladesh si è subito attivata: sta fornendo acqua potabile, cure sanitarie e cibo a 40.000 famiglie e sta predisponendo un piano per la ricostruzione delle abitazioni. ?Le famiglie che stiamo sostenendo ?spiega il direttore di Caritas Bangladesh, Benedict Alo D?Rozario, ?sono tra quelle che non ricevono ancora aiuti dal governo né da altri organismi umanitari?.

Anche molte zone dell?India ? Bihar, Assam, Kerala, Andhra Pradesh, Maharashtra, Gujarat, West Bengal, e Orissa ? sono state flagellate dalle alluvioni. Caritas India sta aiutando 23.000 famiglie, con cibo, rifugi temporanei, assistenza medica. Si pensa già ad interventi di ripristino delle attività produttive e di ricostruzione delle abitazioni, mentre si moltiplicano gli sforzi per prevenire il rischio epidemie. Sono stati allestiti 200 campi per cure sanitarie, e si sta provvedendo nei villaggi alla depurazione dell?acqua. A 2.000 famiglie saranno fornite sementi e attrezzature agricole.
In Pakistan milioni di persone hanno subito i danni prima del Ciclone Yemyin e poi delle piogge e delle inondazioni che hanno colpito la zona di Sindh e del Baluchistan, coinvolgendo in particolare tre diocesi: Karachi, Hyderabad e Quetta. L’intervento di emergenza della Caritas consiste in aiuti immediati a 20.000 famiglie e sarà seguito da una seconda fase di riabilitazione. Per il momento vengono forniti rifugi temporanei, cibo, acqua potabile, cure sanitarie e generi di prima necessità.
13.000 sono invece le famiglie colpite in Nepal dalle inondazioni. La giovane Caritas nepalese, in collaborazione con le varie realtà e ong locali, si è attivata per rispondere al meglio ai bisogni immediati e per coinvolgere la popolazione nei progetti di ricostruzione.
Un intervento articolato, per il quale è stato lanciato un appello dalle varie Caritas coinvolte, per una raccolta complessiva di 2,5 milioni di euro attraverso la rete internazionale. Caritas Italiana anche in quest?occasione sostiene gli sforzi delle Caritas locali. Ha predisposto un primo contributo di 100.000 euro e rilancia il suo impegno a partire dai progetti già avviati.

Per sostenere gli interventi in corso (causale ?ALLUVIONI SUD ASIA 2007?) si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013


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