Mondo

Sud America, la democrazia non è tutto

Giochi e numeri che non quadrano.

di Sandro Calvani

«La democrazia non ha dato risposta alle aspirazioni dei poveri. Il voto non ha prodotto lavoro sicuro, non ha portato cibo sulle tavole di chi ha fame, non ha concesso la proprietà a chi non ha terra. Per molti indigeni la democrazia non ha neanche costruito un senso di vera partecipazione alla politica del loro Paese. La democrazia non ha ancora demolito il muro dell?esclusione. Oggi in certi ambienti si discute perfino se la democrazia è parte della soluzione o piuttosto è parte del problema». E chi lo dice? Fidel Castro? No. Lo ha detto invece, un mese fa, Kofi Annan, segretario generale dell?Onu, a una conferenza sulla democrazia in America Latina. Vent?anni fa ben pochi Paesi latinoamericani erano democratici. Oggi lo sono tutti meno Cuba. Ma la gente non è contenta; anzi, della nuova democrazia farebbe volentieri a meno. Su un campione di 18.600 persone di ogni strato sociale in diciotto Paesi, il 43% è d?accordo che il presidente operi al di sopra della legge; il 56% pensa che lo sviluppo economico è più importante della democrazia; il 55% appoggerebbe un governo autoritario se risolvesse i problemi economici e il 40% pensa che può esistere democrazia senza partiti. Cifre da shock per quelli che credono a occhi chiusi alle capacità magiche della democrazia, tanto che la esportano via aerea impacchettata dentro a bombe lasciate cadere qua e là. Finora la storia dell?umanità non ha ancora visto un solo caso di democrazia trapiantata dove non c?era mai stata, che sia poi sopravvissuta. Ma anche in America Latina dove la democrazia è autoctona, la gente pur di avere pane e giustizia è disposta a rinunciare alla libertà. Anche se poi non succede, è sintomatico che anche solo lo pensino. Giovanni Sartori quarant’anni fa scriveva : «Quello che la democrazia è, non può essere separato da quello che dovrebbe essere. In una democrazia la tensione tra i fatti e i valori raggiunge il punto più alto». Da qualche parte quella tensione è così alta che può strapparsi come un elastico tirato troppo a lungo.

Le opinioni qui espresse non rappresentano necessariamente l?opinione delle Nazioni Unite


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