Per essere ammessi al vaglio della Cassazione servivano 500mila firme. Ne sono state raccolte quasi tre volte tanto. Per la precisione 1.401.492. Quello per la raccolta per i tre quesiti referendari sull’acqua è un successo mai raggiunto nella storia repubblicana. La sfida che il comitato promotore ha davanti, ora, è quella di portare almeno 25 milioni di italiani a votare tre “sì” a primavera, quando si terrà, (salvo stop della Cassazione) la consultazione. Una vittoria ottenuta grazie all’attivismo sul territorio delle decine di comitati locali, praticamente senza l’appoggio dei partiti, con una grande mobilitazione dal basso. Il Comitato, intanto, chiede al governo di «emanare un provvedimento che disponga la moratoria degli affidamenti dei servizi idrici previsti dal decreto Ronchi almeno fino alla data di svolgimento del referendum». Appuntamento a settembre: il 18 e 19 si terrà l’assemblea dei movimenti per l’acqua.
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