Su smartphone E-White la guida per non vedenti

Nel Parco dell'Appia Antica il primo percorso testato dall'Unione ciechi provinciale di Roma con il sistema di guida per smartphone E-White. Un'idea di HQuadro adottata da Fondazione Kambo

di Francesco Agresti

Una app per smartphone e tablet che diventa un sistema di guida ed orientamento per i non vedenti. Nel Parco dell’Appia antica il primo percorso testato dall’Unione Italiana Ciechi di Roma. E-White nasce da un’idea di HQuadro, adottata da Fondazione Kambo e finanziata da Fondazione Telecom. Non è un prodotto, né un brevetto, ma la realizzazione di un sistema che potrebbe migliorare la qualità della vita ai non vedenti. Il tutto con tecnologie già esistenti e a basso costo.
È un’audioguida, con funzioni di orientamento, pensata per non vedenti e ipovedenti, che
potrebbe facilmente essere realizzato su larga scala e diventare utile a tutti i cittadini: dalle applicazioni turistiche e culturali alle semplici indicazioni stradali e logistiche, tanto all’aperto quanto nei locali chiusi (aeroporti, stazioni, metropolitane…)

Un po’ navigatore, un po’ audio-guida (simile a quelle dei musei) ecco cosa diventa il telefono nelle nostre mani. In sostanza si potrebbe riassumere così: lo smartphone, diventa un terminale che si connette con centraline wi-fi, le quali indicano con precisione distanze e orientamento.
Ogni centralina wi-fi, una volta “agganciata”, può trasmettere anche altre informazioni, in modalità audio o video (per gli ipovedenti). Un meccanismo semplice, utile all’aperto in una passeggiata piacevole, ma utilissimo anche al chiuso, nelle stazioni, negli aeroporti, nei musei ed in qualsiasi luogo pubblico nel quale cui “direzione e informazioni” siano importanti.
La caratteristica del prototipo è l’utilizzo di prodotti economici, disponibili facilmente sul mercato ed a prezzi accessibili. Nessun brevetto esclusivo, quindi, con la conseguenza di bassi costi di realizzazione.
Un sistema cucito addosso alle esigenze dei non vedenti. Per realizzare il prototipo, infatti,
l’interazione è stata piena e costante in tutte le fasi. Fin dalla progettazione gli esperti ergonomi HQuadro hanno lavorato con gli istruttori per la mobilità dei non vedenti dell’istituto S. Alessio e con la consulenza dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, sezione provinciale di Roma.
Il principio base è quello dell’inclusive design, ovvero la realizzazione di un progetto per tutti e non un ausilio discriminante, destinato solo ad una specifica categoria. L’energia necessaria al suo funzionamento è fornita da pannelli solari, a basso impatto ambientale e senza necessità di particolari manutenzioni.
Nella fase di avvio, l’app è dedicata al solo sistema operativo Android, non si esclude la realizzazione per altre piattaforme, in base ai risultati di utilizzo.

Per averlo è sufficiente collegarsi a Fondazione Telecom Italia; HQuadro; Centro Regionale S. Alessio; parco regionale Appia Antica; Unione Italiana Ciechi (sezione provinciale Roma)
 

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