Politica

“Su lavoro e occupazione ha ragione Card. Bagnasco”

Carlo Costalli, presidente di MCl, sottoscrive le urgenze delineate da presidente della Conferenza episcopale italiana, all'apertura del Consiglio permanente della Cei.

di Redazione

“Il MCL, ancora una volta, condivide pienamente le analisi e le proposte avanzate dal Cardinal Bagnasco al Consiglio Permanente della CEI”: è questo il commento del presidente del MCL, Carlo Costalli, alle parole del Cardinal Angelo Bagnasco che ieri pomeriggio ha aperto i lavori della Conferenza Episcopale Italiana.

In particolare, Costalli ha sottolineato la lucidissima e toccante analisi sul fenomeno dell’intolleranza religiosa che sconfina sempre più spesso nel terrorismo e che, per dirla con le parole di Bagnasco, “va a toccare in modo barbaro persone e Nazioni, con l’evidente intento di seminare insicurezza, terrore e soggezione psicologica e culturale (…). Quanto è accaduto recentemente a Parigi – ha detto ancora il Cardinale – ha suscitato giustamente l’indignazione del mondo: abbiamo pregato per le vittime e per la Francia.
Abbiamo visto con compiacimento la grande marcia di protesta e di affermazione del diritto di espressione. Abbiamo visto uniti in prima fila molti capi di Stato e personalità significative. Ed abbiamo gioito. Però non abbiamo potuto non pensare anche alle migliaia di fratelli e sorelle perseguitati, straziati e uccisi perché cristiani o per motivi etnici. Abbiamo pensato che la libertà religiosa non è garantita nel 60% del pianeta e che, nelle minoranze, sono i cristiani quelli maggiormente perseguitati: ‘Ne muore uno ogni cinque minuti’. Avremmo voluto allora che anche la protesta per questo continuo genocidio, anche l’affermazione del diritto inalienabile alla libertà religiosa, fossero stati pubblicamente proclamati dal mondo lì rappresentato, specialmente dall’Occidente che si fa paladino dei diritti umani”.


Sono affermazioni che pesano come un macigno sulla coscienza di tutti noi che abitiamo questo pianeta devastato da guerre cruente e fratricide”, ha chiosato Costalli, riferendosi anche alla questione della “colonizzazione ideologica” già denunciata da Papa Francesco, e grazie alla quale si vorrebbe sottilmente insinuare la teoria del gender, e così “colonizzare le menti dei bambini e dei ragazzi con una visione antropologica distorta”, come ha spiegato Bagnasco.
E poi il forte richiamo, anch’esso particolarmente apprezzato, che il Cardinale ha fatto al Governo e alla politica: “Condividiamo le speranze di tutti, ma noi vediamo che la lama del disagio continua a tormentare moltissime famiglie che non arrivano da tempo alla fine del mese; anziani che attendono le loro magre pensioni mangiando pane e solitudine; giovani che hanno paura per il loro futuro incerto, e che bussano – non di rado sfiduciati – alle porte del lavoro; adulti che il lavoro lo hanno perso e che hanno famiglia da mantenere e impegni da onorare. Su tutto si staglia l’urgenza che, più di tutte, s’impone: il lavoro e l’occupazione”.

Costalli ha concluso sottolineando il grande incoraggiamento rivolto a tutti noi: "Il Paese non deve cedere alla sfiducia. Il popolo degli onesti – che è un grande popolo – non deve lasciarsi demoralizzare. Mai! Neppure dai cattivi esempi di malaffare e di corruzione”. “Alla disonestà dobbiamo reagire con una onestà più fiera, una professionalità più convinta, una laboriosità più generosa. È questo il modo più costruttivo per reagire al male: con un bene più grande”.

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