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STUPRI. Lega romeni in Italia: «Non criminalizzate un popolo»
«Una comunità che lavora onestamente ha il diritto di essere rispettata per quella che è»
«Con grande rammarico, la Lega dei Romeni in Italia, non può non constatare come negli ultimi giorni si siano usati toni fortemente fuorvianti sull’onorabilità della comunità romena. Un popolo che, con il suo lavoro contribuisce alla crescita del sistema economico italiano, attraverso i 3 miliardi di euro che vengono versati annualmente nelle casse dello Stato, una comunità che lavora onestamente nelle case, nei cantieri, negli ospedali e nelle fabbriche italiane, ha il diritto di essere rispettata per quella che è, e non per fatti di cronaca nera». Comincia così un comunicato firmato da Emilia Stoica, presidente della Lega dei Romeni in Italia, sui gravi fatti di violenza accaduti ultimamente in Italia e sui rischi di razzismo ad essi collegati.
«Ovviamente fanno notizia solo i crimini ed i criminali non la quotidiana vita di persone oneste», continua la nota. «Di queste generalizzazioni erano vittime anche gli italiani emigrati, che spesso per colpa di qualche “mela marcia” erano spesso additati come appartenenti a un popolo di criminali. La Lega dei Romeni in Italia desidera ribadire che non si può generalizzare e non si possono colpevolizzare e condannare tutti i romeni per i reati commessi da singoli cittadini. Il criminale ha un nome ed un cognome ed è lui che deve essere condannato, non l’intera comunità della quale fa parte. Inoltre, invitiamo sia i partiti italiani sia quelli romeni a non utilizzare nuovamente i fatti di cronaca nera per scopi elettorali, ma spendere il loro tempo prezioso lavorando per garantire la certezza della pena per tutti i crimini, in particolare per quelli così ignobili. Il popolo romeno non è un popolo di stupratori, ladri, criminali e prostitute! Infatti», sottolinea Emilia Stoica, «il 58% degli stupri, in Italia, è commesso da italiani, il 9% da romeni. La Lega dei Romeni in Italia, si è sempre fatta portatrice di una seria integrazione nella legalità e nella condanna completa e totale di ogni fatto delinquenziale che ha visto come protagonisti cittadini romeni, in particolare tra le violenze più tremende, quella sulle donne, è la peggiore in quanto offende la parte più debole della società. Apprezziamo il Sindaco di Roma, On Gianni Alemanno, che invita a non fare di tutta l’erba un fascio».
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