Formazione

STUDIUM 10/11

Pubblicata la guida ai corsi di laurea e master per manager del non profit

di Carmen Morrone

Settima edizione di STUDIUM con tante novità. La Guida – per scaricarla clicca a lato su Allegati -, unica in Italia, presenta le ultime tendenze che stanno interessando il mondo dei corsi universitari per formare dirigenti del terzo settore e manager che operano in maniera sostenibile nel settore profit.

SOSTENIBILITÀ

Green è la sezione dedicata all’area dell’ambiente, delle energie, della prevenzione dei rischi, della green economy. È la prima novità di questa edizione di STUDIUM. Si tratta in realtà di un ritorno. Una delle prime edizioni della Guida, infatti, ospitava la sezione “I corsi verdi” con molti corsi e master. Nel corso di questi anni abbiamo assistito a un ridimensionamento, ma anche al consolidamento di certi percorsi. Quest’anno abbiamo scelto di riproporre la sezione puntando sulle nuove frontiere dell’ingegneria e sulle nuove tecnologie al servizio della tutela dell’ambiente e delle energie alternative.

SECONDE GENERAZIONI
La seconda novità è rappresentata dai ragazzi stranieri che scelgono l’Italia per studiare i temi del sociale. Non arrivano più soltanto per scambi fra atenei, ma la loro è una scelta individuale. Vengono dall’Africa, dal Canada e dagli Stati Uniti, dal mondo arabo. Spesso hanno già svolto volontariato in associazioni o Ong oppure hanno collaborato in aziende profit. Il desiderio di lavorare nella cooperazione allo sviluppo o nell’impresa sociale li fa cercare un determinato percorso universitario che trovano negli atenei d’Europa.

ECONOMIA CIVILE

La terza novità è l’arricchimento del percorso formativo nell’economia civile con la Ricerca. La crisi economica globale ha fatto uscire dalla nicchia i temi dell’economia civile. È indubbio che queste tematiche sono diventate trasversali nell’ambito dell’economia in generale. Fund raising, accountability, responsabilità sociale d’impresa, sono funzioni che oggi compaiono nei board delle aziende. Anche quelle medio-piccole. La nascita di centri per la ricerca, oltre a completare la filiera formativa, si pongono come strumento di dialogo e scambio fra il mondo accademico e quello produttivo.


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