Formazione
Streetmath, la matematica a misura di smartphone
Una nuova app nata dal progetto Polisocial TEEN del Politecnico di Milano vincitore del Polisocial Award 2017
di Redazione
Si chiama StreetMath ed è l’applicazione sviluppata e lanciata dai ricercatori del progetto TEEN del Politecnico di Milano, vincitore del Polisocial Award 2017. Obiettivo: insegnare la matematica ai ragazzi, in modo facile, immediato e partendo dalla soluzione di problemi reali e quotidiani. E farlo là dove i ragazzi trascorrono molto tempo, negli ambienti virtuali delle app e del web.
(L’app è scaricabile qui)
Pensata inizialmente per i minori stranieri delle comunità di accoglienza si è rivelata in tempi di didattica a distanza e di scuole chiuse uno strumento utile per i ragazzi di tutte le scuole italiane. La matematica esce dai libri e dalle aule scolastiche e diventa simulazione pratica di problemi da risolvere, vicina all’esperienza dei ragazzi. Parte da situazioni reali (tempo libero, lavoro, viaggi) per educare la capacità logica e di risoluzione di sfide quotidiane. Come dividersi le spese di una cena? Come leggere lo sconto su un prodotto? Quale contratto scegliere per il proprio mobile?
La matematica è ovunque. La matematica è nascosta dietro tantissime azioni che gli adulti compiono senza difficoltà, ma che raramente vengono spiegate ai ragazzi.
L’app StreetMath è stata sviluppata all’interno di TEEN un progetto del Politecnico di Milano ideato da un team multidisciplinare di ricercatori, matematici, ingegneri, fisici, pedagogisti e urbanisti che hanno inizialmente focalizzato l’attenzione sulle strutture logiche di ragazzi con basse competenze culturali, coinvolgendo comunità di minori stranieri, Croce Rossa Italiana e Comitato di Milano e Save The Children.
Il progetto è, infatti, stato pensato per i ragazzi della Teen Immigration, una generazione costantemente connessa, che vive le relazioni più sul web o nelle chat che negli scambi face-to-face. Ragazzi molto giovani, migrati da soli, che vivono qui, studiano e lavorano in Italia, ma stanno al telefono anche un’intera serata col fratello minore rimasto in Africa o con l’amico del cuore emigrato in un altro Paese europeo. È la prima generazione emigrata ai tempi di whatsapp e dello smartphone sempre connesso.
Ma l’app è uno strumento che ha valenza universale, è utilizzabile dai ragazzi “senza scuola” dei campi profughi o nei progetti di antidispersione scolastica, perché divertente e motivante, così come nella didattica di tutti i ragazzi delle scuole secondarie.
Questo tipo di pratica, infatti, è molto flessibile e permette di ridurre il digital-divide che questa emergenza sanitaria ha fortemente evidenziato. StreetMath può essere adottato dagli insegnanti di scuola secondaria di secondo grado come strumento per la formazione in contesti informali, grazie ai problemi realistici presenti che necessitano l’attivazione di processi logico-matematici.
Nel tempo della scuola senza scuola, veicolare contenuti didattici in modo nuovo e appassionante è la sfida che i ricercatori di Teen hanno accolto senza difficoltà. La app propone 2 tipi di attività:
1) Sfide (raggiungibili dal tasto “Home”): riguardano la vita lavorativa, gli aspetti sociali, la gestione della casa, problemi amministrativi o burocratici. Le attività sono in lingua italiana accompagnate da immagini che agevolano la comprensione del testo.
2) Richiami di Matematica (raggiungibili dal tasto “Matematica”): hanno l’obiettivo di richiamare o presentare concetti e strumenti matematici (operazioni, percentuali, aree, volumi…).
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