Politica
Strano, ma vero. La Guardia Nazionale Padana diventa Onlus
Diventeranno più buoni dei boy scout, le ex Camicie Verdi, guidate da un generale che ha guidato i suoi fino in Molise. Angeli anche loro, ma verdi.
Che carini, che teneri, quelli della Guardia Nazionale Padana (Gnp, in sigla, che ci ricorda tanto il gruppo Tnt, quello dei fumetti). In vista dell’attuazione della devoluzione (ma ne sono poi così certi? chissà), infatti, e nel corso dell’assemblea (300 i partecipanti su 2.800 militanti) che hanno tenuto domenica scorsa a Rho (paesone ai confini di Milano) il confermato presidente della Gnp Alfredo Pollini (77 anni, ex generale dell?esercito, ex comandante del Battaglione San Marco e da due anni alla guida della Gnp) ha annunciato la trasformazione in “associazione federale di volontariato ‘onlus'” ed ha confermato gli impegni nei settori della protezione civile, della lotta alla “prostituzione selvaggia, la pedofilia e la malavita in genere”. Il generale Pollini, che ha ricevuto i complimenti del presidente del governo della Padania, Mario Borghezio (ah, ecco…), per le iniziative della Gnp, ha poi ricordato l’intervento di vigilanza ai confini della Slovenia per fermare l’immigrazione clandestina (e te pareva…) e il successo dei “dibattiti-scontro” con esponenti del mondo islamico trasmessi da varie emittenti regionali. Vicepresidente della Gnp è stato eletto il deputato Giacomo Chiappori. Fin qui la cronaca, desunta dalle agenzie. Bene, bravi. Chissà cosa ci combinerà, di bello, la Onlus della Gnp, eredi delle più note (e famigerate) “Camicie verdi” che oggi sono confluite invece nel movimento dei “duri e puri”, quello dei “Volontari verdi”, guidati da Max Bastoni (come dire, nomen omen…). Magari torneranno ancora in Molise, dove hanno portato la loro solidarietà alle genti colpite dal terremoto (ancorché genti terrone, s’intende)e diventeranno più buoni dei boy scout. Pare, dicono, che a San Giuliano li chiamassero “gli angeli verdi”. Del resto, si sa, gioca brutti scherzi, sia alle menti che agli occhi, un terremoto.
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