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Stranieri si nasce… e si resta

Uno studio della Fondazione Cariplo sui percorsi scolastici di italiani e stranieri a confronto

di Redazione

Esiste un profondo divario tra studenti italiani e stranieri nelle scelte dei percorsi scolastici successivi alla licenza media. Questo differenziale riguarda sia la decisione di interrompere la carriera scolastica, sia le preferenze sulla scuola nella quale proseguire gli studi, in particolare tra quelle orientate a garantire sbocchi professionali immediati (istituti tecnici e professionali) e quelle che preparano alla continuazione del percorso formativo (licei).

Per indagare più a fondo le determinanti del problema, l’Osservatorio della Fondazione Cariplo  ha prodotto alcuni approfondimenti analitici utilizzando alcuni dati di fonte istituzionale. Le analisi effettuate – pubblicate nel terzo Quaderno  dell’Osservatorio della Fondazione Cariplo, “Stranieri si nasce e si rimane?” , sui differenziali nelle scelte scolastiche tra giovani italiani e stranieri – confermano che le differenti scelte scolastiche degli studenti italiani e stranieri sono pesantemente influenzate, al netto dei tradizionali fattori, status culturale ed economico e abilità scolastica, dal fatto stesso di essere stranieri.

In altre parole, a parità delle altre condizioni, si riscontra una discriminazione specifica nei confronti dei cittadini stranieri che sono quindi portati a “rivedere al ribasso” i propri percorsi formativi (maggiore probabilità di abbandonare, minore probabilità di avviare un percorso che possa proseguire fino all’università) Hanno infatti maggiori probabilità di interrompere il percorso scolastico dopo la scuola media (oppure di iscriversi a un istituto professionale) e hanno una percentuale di ritardo scolastico maggiore (il 40% degli stranieri ha perso almeno un anno, contro il 6% degli italiani). Inoltre, accumulare una o più bocciature aumenta le probabilità di abbandonare la scuola.

“Questa situazione rappresenta un fattore di iniquità sociale e può configurare un’occasione persa nel non riuscire a sfruttare le abilità di questi ragazzi”, sottolinea  Gianpaolo Barbetta, coordinatore dell’Osservatorio. “Questa situazione, oltre a rappresentare un fattore di iniquità sociale, configura un utilizzo inefficiente delle risorse costituite dalle abilità degli studenti stranieri”.

Il quaderno verrà presentato e distribuito mercoledì 9 giugno, alle 10.30, al Centro Congressi di Fondazione Cariplo, nell’ambito del convegno organizzato in collaborazione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Fondazione Corriere della Sera: ospite d’eccezione Charles Taylor, professore di Filosofia alla Northwestern University di Chicago, uno dei protagonisti a livello mondiale dell’integrazione culturale, sull tema “Una cultura, Tante culture”. Partecipano tra gli altri anche il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, quello di Fondazione Feltrinelli, Carlo Feltrinelli; modera Armando Massarenti.

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