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STRANIERI. Cure a rischio espulsione
Un emendamento al testo sulla sicurezza presentato da 5 senatori della Lega apre alla possibilità di denunciare gli immigrati irregolari che richiedono prestazioni sanitarie e inasprisce le norme sui pagamenti
di Redazione
Cure a rischio esplulsione per i clandestini. È questa la novità introdotta da un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza che modifica il testo unico sull’immigrazione presentato oggi da 5 senatori leghisti: Federico Bricolo, Rosi Mauro, Lorenzo Bodega, Sandro Mazzatorta e Gianpaolo Vallardi
L’emendamento stralcia l’intero comma 5 del testo unico sull’immigrazione (decreto legislativo 286 del 1998) che recitava: “L’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all’autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano”.
L’intento dichiarato è permettere che i clandestini vengano segnalati, e quindi espulsi, dopo le cure. È più probabile però che in questo modo si tengano semplicemente i clandestini lontani dagli ospedali, con le prevedibili conseguenze per la loro salute.
Oltre che eliminare il divieto di segnalazione, l’emendamento al disegno di legge sulla sicurezza prevede un giro di vite anche sul pagamenti delle prestazioni sanitarie da parte dei clandestini. Questo andrà effettuato prima delle cure e solo se queste sono urgenti e non differibili potrà essere posticipato. Chi si rifiuterà di pagare verrà comunque denunciato.
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