Politica

Stranieri al voto nella capitale il 10 dicembre

La data è stata stabilita dal Comune di Roma dopo un incontro tra le parti interessate avvenuto in Campidoglio nel fine settimana scorso.

di Redazione

Le comunità straniere della capitale saranno chiamate alle urne il prossimo 10 dicembre. La data è stata stabilita dal Comune di Roma dopo un incontro tra le parti interessate avvenuto in Campidoglio nel fine settimana scorso. La gestione delle elezioni sarà coordinata da Gianluca Quadrana, presidente della commissione consigliare speciale per l’immigrazione nuovi diritti e multietnicità, da Franca Eckert Coen, consigliera comunale delegata del sindaco alle politiche della multietnicità, e dall’assessore Mariella Gramaglia per le operazione elettorali. Il Comune ha anche assegnato a tutti i consiglieri aggiunti ed ai rappresentati della consulta della comunità eletti il ruolo di “rappresentati ufficiali” di queste elezioni: avranno quindi il compito di “promuovere il voto” attraverso una serie di iniziative in stretto contatto con le varie comunità della Capitale. Secondo la Coen “la precedente esperienza dei consiglieri aggiunti è stata una sorta di prova in cui gli stranieri hanno sperimentato la possibilità di portare la propria voce nel governo locale e l’amministrazione comunale ha gradualmente imparato a inserirli nella difficile macchina amministrativa”. Una realtà che per i consiglieri aggiunti “è ancor più complicata – spiega la Coen – in quanto, a differenza dei normali consiglieri, essi non fanno riferimento a un partito o a un programma preciso”. Ma soprattutto, precisa la consigliera, “quello di Roma e degli altri comuni italiani che hanno favorito questa rappresentanza è il primo passo concreto in direzione del voto amministrativo agli extracomunitari, che la Comunità Europea ha richiesto ai paesi membri e che è stato previsto dal programma dell’Unione”. In quest’ottica – conclude la Coen – quella che stiamo consolidando a Roma è una ‘scuola’ per ragionare in termini di rappresentanza e programmazione politica, da parte degli immigrati extracomunitari e di tutti i cittadini”.


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