Welfare

Stragi in Darfur: la corte penale presenta le prove

Martedì 27 febbraio il procuratore generale Luis Moreno-Ocampo “presenterà le prove” di crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Darfur.

di Emanuela Citterio

Negli ultimi tre anni in Darfur, la regione occidentale del Sudan, sono state uccise 200mila persone. Le accuse parlano di crimini di guerra e crimini contro l?umanità commessi in nella regione sudanese dai janjaweed, le milizie filo-governative. A presentare le prove, martedì prossimo, sarà il procuratore generale della Corte penale internazionale Luis Moreno-Ocampo.

Già lo scorso dicembre, intervenendo all?incontro annuale degli Stati membri della Corte, il procuratore capo della Cpi Moreno-Ocampo aveva riferito che, ?sulla base di un?accurata e completa valutazione di tutte le prove raccolte?, erano stati identificati ?i crimini più gravi e alcuni di coloro che potrebbero essere considerati i principali responsabili?, riferisce oggi l’agenzia Misna. Una volta presentate le prove e nominati i sospetti, si terranno le udienze preliminari per decidere se emettere un mandato di comparizione o di arresto nei confronti degli individui citati, mentre le accuse formali seguiranno successivamente.

L?inchiesta sulle violazioni dei diritti umani commesse in Darfur è stata aperta sull?esplicita richiesta avanzata nel marzo 2005 dal Consiglio di sicurezza dell?Onu, secondo le cui stime negli ultimi tre anni in Darfur almeno 200.000 persone sono state uccise e oltre 2,5 milioni hanno abbandonato case e villaggi. La Corte penale internazionale è stata istituita nel 2002 con giurisdizione su crimini di guerra, contro l?umanità e genocidio commessi dal 1° luglio di quell?anno.

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