economia

Educazione finanziaria

Quei 6mila giovani a scuola di risparmio

di Alessio Nisi

L’assenza di adeguate competenze finanziarie è una forma di fragilità che porta a scelte sbagliate in termini di finanziamenti o investimenti e spesso espone le categorie più deboli a forme di violenza economica. Cassa Depositi e Prestiti ha messo in campo una serie di iniziative per sensibilizzare soprattutto donne in condizione di difficoltà, giovani e studenti sull’importanza del risparmio e sui meccanismi delle scelte economiche

Come funziona un mutuo, che cos’è un conto deposito, quali sono i vantaggi di un libretto di risparmio. Non si tratta solo di numeri e calcoli, ma è una questione che riguarda conoscenze fondamentali per gestire in autonomia gli strumenti fondamentali e amministrare con consapevolezza le proprie finanze. 

L’assenza di adeguate competenze è infatti una forma di fragilità che porta non solo a scelte sbagliate in termini di finanziamenti o investimenti, ma spesso espone le categorie più deboli a forme di violenza economica di frequente sottovalutate e trascurate.

Per questo Cassa Depositi e Prestiti ha messo in campo una serie di iniziative destinate in particolare a donne in condizione di difficoltà, giovani, studenti (anche universitari). Lo ha fatto insieme ad un network che va dalla Fondazione per l’educazione finanziaria e il risparmio – Feduf a Poste italiane, passando per Save the children.

I primi 150 alle Scuderie di Palazzo Altieri

Cassa Depositi e Prestiti, in particolare, ha consolidato con la Feduf (Fondazione che è stata istituita dall’Associazione bancaria Italiana – Abi proprio per diffondere l’educazione finanziaria) una collaborazione suggellata da un evento che si è tenuto lo scorso marzo presso le Scuderie di Palazzo Altieri a cui hanno preso parte 150 persone delle scuole superiori del Lazio. 

Un appuntamento che aveva la finalità di sensibilizzare gli studenti sull’importanza del risparmio e sui meccanismi delle scelte economiche, evidenziando alcuni tranelli cognitivi nei quali è facile cadere e illustrando concetti di educazione finanziaria attraverso percorsi di logica e psicologia comportamentale.

Pronti, finanza, via! 

L’incontro rientra nel programma “Pronti, finanza, via!”, articolato in una serie di eventi e lezioni, sia in presenza sia in digitale, sui temi della gestione consapevole del denaro, della finanza personale e del ruolo degli intermediari finanziari, con l’obiettivo di formare persone coscienti delle proprie scelte economiche e rendere il risparmio sempre più uno strumento chiave per lo sviluppo del Paese. 

Sono stati in un anno oltre 6mila le ragazze e i ragazzi coinvolti nei seminari organizzati nelle periferie urbane di molte regioni italiane: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.

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La sede di CDP, in via Goito a Roma

Orientamento ed educazione finanziaria

Gli insegnanti di CDP sono andati negli istituti di tutta Italia, tra bambini e adolescenti, ma la collaborazione con Feduf ha visto Cassa Depositi e Prestiti anche ospitare presso la propria sede di via Goito a Roma gli appuntamenti di un Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (la cosiddetta alternanza scuola-lavoro). Un programma specifico rivolto agli studenti delle scuole superiori che ha coniugato informazioni di carattere finanziario con elementi utili a fornire un orientamento al mondo del lavoro.

Educazione finanziaria per gli universitari

Cassa Depositi e Prestiti ha inoltre organizzato un ciclo di seminari accademici dedicato specificatamente a buoni fruttiferi e dei libretti di risparmio postale. I prodotti del risparmio postale possono essere infatti anche veicolo di educazione finanziaria per tutti, a cominciare da chi di queste conoscenze ne vuole fare un mestiere. 

Il ciclo di lezioni su come si costruisce un buono fruttifero è stato tenuto quest’anno da CDP a 400 studentesse e studenti delle Facoltà di economia e matematica delle Università di Torino, Roma Sapienza e Tor Vergata. L’obiettivo? Conoscere le peculiarità dei buoni fruttiferi e dei libretti di risparmio postale non è solo un modo per mettere al sicuro i propri guadagni, ma può rappresentare una base per entrare nel mondo del lavoro e trasformare questa conoscenza in un’opportunità di crescita professionale.

Orientamento al lavoro. Parte integrante delle lezioni è stata anche la sessione dedicata ai consigli utili per affacciarsi al mondo del lavoro, nella quale si è parlato ad esempio di come costruire un curriculum vitae efficace e delle modalità migliori per affrontare un processo di selezione. Con la possibilità di diventare in ultima istanza esperti di risparmio. A dimostrazione che la tradizionale arte del “mettere da parte” non passa di moda ed è invece sempre più indispensabile in un mondo che vuole mettere al centro la sostenibilità. 

Gamification. Dopo le sessioni sugli aspetti tecnici dei prodotti, le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa sono stati coinvolti in un gioco interattivo per costruire e promuovere un buono fruttifero dedicato alla fascia dei 25-35enni. I buoni fruttiferi e i libretti postali sono prodotti garantiti dallo Stato, emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti da Poste italiane attraverso gli oltre 12mila sportelli dislocati in tutto il Paese.

Questi strumenti presentano una caratteristica particolare, perché al valore economico rappresentato da un investimento garantito dallo Stato si aggiunge anche un valore etico: con i propri risparmi, infatti, il risparmiatore diventa partecipe del percorso di crescita del proprio territorio. Le risorse raccolte da CDP attraverso il risparmio postale vengono infatti veicolate all’interno del tessuto economico e sociale del Paese, finanziando le infrastrutture, i servizi pubblici locali e supportando l’intero sistema imprenditoriale.

Le donne in condizioni di fragilità – L’educazione finanziaria per ridurre il divario di genere

Alle donne e alle mamme in situazioni di fragilità CDP, sempre insieme a Feduf, e a Save the children, l’organizzazione mondiale che lavora per promuovere e tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ha messo in campo un ciclo di incontri che punta a fornire gli strumenti idonei a orientarsi nella gestione del denaro in famiglia.

Il progetto, partito a Torino alla fine di novembre, ha l’obiettivo di utilizzare le competenze finanziarie per ridurre il divario di genere. Conti correnti, prestiti, mutui, depositi, strumenti di investimento e coperture assicurative non sono solo prodotti finanziari, ma anche tasselli di conoscenza fondamentali per costruire una cittadinanza economica che veda uomini e donne sullo stesso piano.

Come abbiamo sottolineato, l’assenza di adeguate conoscenze di base sulla gestione del denaro si trasforma spesso in uno stato di fragilità che espone le categorie più deboli a forme di violenza economica. Ebbene, sulle donne in condizione di fragilità il fenomeno si concretizza quando il mancato controllo sulle proprie finanze porta a subire abusi e condizionamenti con forti ripercussioni sull’autonomia e la libertà delle vittime. 

Per questo gli incontri puntano a fornire nozioni utili a migliorare le condizioni di vita di donne giovani, adulte e mamme che si trovano in situazioni di disagio fornendo loro le informazioni necessarie su come aprire un conto corrente, accendere un mutuo o comprendere quali vantaggi poter ottenere con un libretto di risparmio. 

«L’obiettivo è diffondere competenze su elementi finanziari fondamentali, come il conto corrente, le carte di pagamento, il bilancio personale, e promuovere così l’inclusione delle donne in tutte le questioni che riguardano il denaro», ha spiegato Francesca Scaglia, Direttrice Rischi di CDP, in occasione di un’iniziativa dedicata all’educazione femminile in campo finanziario.

Da Nord a Sud. Il programma prevede una serie di tappe in tutta Italia, da Nord al Sud. Oltre a favorire l’inclusione, il progetto punta a sensibilizzare la collettività su questioni che ancora non fanno parte di una cultura generale e condivisa. Sapere massimizzare il reddito, monitorare le finanze personali, diversificare gli investimenti sono abilità sempre più cruciali per superare situazioni di svantaggio anche sociale e costruire solide basi per il futuro delle nuove generazioni.

I giovani e la scuola

Il risparmio che fa scuola. Cassa Depositi e Prestiti è in realtà impegnata nella diffusione dell’educazione finanziaria ormai da anni. Alla fine di ottobre 2024, nel giorno della centesima Giornata mondiale del risparmio, ha preso il via la seconda edizione di Il risparmio che fa scuola (la prima edizione ha visto il coinvolgimento di 600mila studenti di oltre 18mila scuole), progetto portato avanti insieme a Poste italiane per formare le nuove generazioni alla cittadinanza economica, attraverso la promozione della cultura del risparmio, della responsabilità e della sostenibilità, sia dal punto di vista strettamente finanziario, sia come salvaguardia dell’ambiente. Il programma, che si rivolge in prevalenza alle nuove generazioni e agli studenti, punta a coinvolgere anche i docenti e le famiglie. 

La nuova edizione del programma si svilupperà nell’arco di cinque anni (fino al 2029) e si rivolgerà a studenti, docenti di tutti e tre i gradi di istruzione e alle loro famiglie. Sono previsti percorsi didattici trasversali e multidisciplinari, dalle attività ludiche per i bimbi a laboratori più avanzati, che hanno l’obiettivo di aiutare i giovani ad agire come persone responsabili, consapevoli e impegnate in una società sempre più complessa e in costante mutamento.

Il risparmio che fa scuola, in sintesi, vuole insegnare che le strategie di investimento e la gestione del patrimonio sono temi alla portata di individui di ogni età ed elementi essenziali per il bagaglio culturale di ciascuno. Ci vuole ricordare che sono argomenti con cui poter familiarizzare tra i banchi di scuola anche in modo divertente, attraverso lezioni, un portale online dedicato (ilrisparmiochefascuola.com), kit didattici e materiali digitali, album di giochi e quiz per le famiglie, videogiochi e perfino un magazine per gli studenti. I metodi e i canali messi a disposizione sono certamente diversi, ma lo scopo è comune, abbattere i tabù che vedono la finanza come un settore chiuso e riservato ad una ristretta cerchia di persone.

Le nuove tecnologie

Sui temi dell’educazione finanziaria e assicurativa e della pianificazione previdenziale in particolare l’attenzione sarà indirizzata anche verso l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali di gestione del denaro e la valorizzazione e tutela del patrimonio privato (finanza personale, risparmio, investimento). I giovani potranno così maturare comportamenti indipendenti, attivi e responsabili nei confronti del futuro individuale, sociale e del pianeta, in linea con quello che attualmente è anche un obiettivo strategico dell’Unione europea. 

2^ puntata – leggi anche Educazione finanziaria, l’economia si fa inclusiva e non lascia indietro nessuno

In apertura (seminario sul risparmio postale) e nel testo foto di Cassa Depositi e Prestiti

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