A Montiano, provincia di Forlì-Cesena, c'è il Festival LIBRINCOLLINA, il primo micro festival dedicato ai libri per bambini, giunto alla seconda edizione, che unisce una cooperazione formato famiglia con la passione per la lettura. Una manifestazione frutto di un percorso, nato nel maggio del 2013 da un gruppo di giovani genitori tutti volontari, nato da una amicizia seguendo una passione per la cultura e quel desiderio di riscatto sociale per il territorio in cui si vive.
Gli inizi
«Siamo 5 coppie di giovani genitori con una età media attorno ai quarant’anni, che si sono conosciuti nei corridoi dell’asilo nido in cui portavamo i nostri figli». Ci racconta Claudio Magnani, tra i genitori ideatori dell’iniziativa, che nella vita ricopre il ruolo di responsabile commerciale in una azienda di software nel cesenate. «Siamo provenienti da percorsi professionali più disparati e da regioni d’Italia diverse. Ci incontravamo a scuola, al momento del ritiro dei nostri figli, per poi rivederci in biblioteca sfruttando i pochi orari di apertura. Così abbiamo fatto amicizia e alla fine abbiamo pensato di renderci disponibili per poter tener aperto questo spazio di cultura ed incontro, ispirandoci al progetto nazionale “Nati per Leggere”, che mira a promuovere una cultura della lettura a voce alta per i più piccoli».
L’idea dunque parte dal desiderio di rivalutare un luogo, come la biblioteca comunale, che per mancanza di un bibliotecario, rimaneva aperta solo al mattino durante gli orari scolastici, escludendo di conseguenza i bambini del paese. Così i genitori chiedono al sindaco, maestro elementare, la disponibilità dello spazio rendendosi disponibili come volontari a tenerlo aperto il sabato mattina.
«Inizialmente non veniva nessuno. Tenevamo aperto e basta – prosegue Magnani – siamo stati presi da sconforto, ma eravamo convinti dell’importanza dell’iniziativa e che dovevamo organizzarci diversamente, così ci siamo detti “proviamo a creare un elemento che attragga le persone” e adesso tutte le volte che teniamo aperto preventivamente pubblichiamo un calendario ogni due mesi, che diffondiamo tra i canali del comune, nelle scuole o supermercati, con i sabati in cui ci sono le letture dando un titolo al sabato come ad un evento».
I genitori di Montiano
Un luogo di incontro
Un luogo di incontro, dove non si legge soltanto, ma uno spazio di condivisione, «dove i bambini possono avvicinarsi al mondo dei libri, toccarli e leggerli insieme ai propri genitori». Altro fattore importantissimo, che ci spiega Claudio Magnani, è quello della condivisione bambino-adulto. «Noi non siamo una agenzia di baby sitting che deve sorvegliare il bambino mentre il genitore fa le proprie faccende, anzi vogliamo che il genitore sia partecipe, perché in questa fascia di età la sua presenza è fondamentale anche in attività come queste. Inoltre è importante che anche il genitore comprenda che un gesto ripetuto nella quotidianità ha un valore culturale per il bambino».
Una esperienza di condivisione che è stata in agenda ogni sabato mattina (per i primi due anni), da ottobre ad aprile, mentre dallo scorso anno occupa due sabati al mese, dalle nove alle 12 circa, con letture per bambini in fasce prescolare, fino ai 10 anni. Qui il genitore volontario dopo una lettura, che varia da 15 a 30 minuti, svolge un laboratorio con materiali di riciclo, sul tema del libro letto. Almeno una dozzina i bambini sempre presenti, accompagnati dai rispettivi genitori.
Alcune immagini delle letture, in biblioteca e itineranti
«Obiettivo era avvicinare i residenti a questo spazio che non veniva utilizzato e coinvolgerli maggiormente, ma non è stato facile, – ci spiega Magnani –così i maggiori fruitori di questo servizio sono i genitori che arrivano dal circondario e che hanno saputo dell’iniziativa attraverso la pubblicità che facciamo o il passaparola e da quando abbiamo iniziato si è registrata una impennata nei prestiti».
Altro nodo da sciogliere per i volontari erano i libri presenti nella struttura, spesso troppo vecchi. Così l’idea di coinvolgere alcune associazioni del territorio, che attraverso donazioni hanno potuto acquistare nuovi libri, e le insegnanti della scuola materna e primaria del paese, affinché loro stesse potessero suggerire testi per i bambini. Una pianificazione mirata a creare una rete con le scuole del territorio.
Il festival
Modi per “rimpolpare” di libri la biblioteca sono stati anche altri, oltre alla collaborazione con le scuole, prezioso è stato anche il festival “LIBRINCOLLINA” iniziato due anni fa.
«Qui vengono invitate varie librerie che in relazione al loro incassato ci forniscono dei buoni per comprare libri per la la biblioteca-, prosegue Claudio, papà di Nora e Nina – mentre a volte con le sovvenzioni dei negozianti per l’evento, abbiamo comperato nuovi libri. In tutto, dalla prima edizione, abbiamo acquistato almeno nuovi 50 libri».
Un evento, quello del festival, che oramai si sta consolidando non solo tra gli affezionati del sabato mattina, ma anche tra i paesani, che viene organizzato in occasione della Giornata Mondiale del Libro del 23 Aprile.
«Gli incontri del sabato mattina hanno rafforzato la nostra amicizia e abbiamo visto che eravamo una squadra che funzionava. Così abbiamo pensato ad un evento più in grande, che potesse coinvolgere l’intero paese, partendo dal suo cuore pulsante, ovvero la piazza». Una giornata dove vengono invitati autori della zona a leggere, ma anche librerie ed editori indipendenti, un modo «per far capire che esistono anche grandi autori locali».
Alcune immagini delle due edizioni di Librincollina
Il rapporto con le istituzioni
«Noi non vogliamo assolutamente sostituirci alle istituzioni -, ribadisce il genitore- anzi ci organizziamo in collaborazione con i funzionari del comune, ma per noi è stata una esigenza quasi naturale fornire il nostro tempo per questa attività». Una reazione buona da parte dell’amministrazione comunale, appoggiata fin da subito dal sindaco, Fabio Molari, che ha riconosciuto la preziosità del luogo, comprendendo il valore dell’iniziativa. Un sostegno tale che per quest’anno verrà inaugurata anche nel piccolo paese dell’entroterra romagnolo una serie di Little Free Library, molte diffuse nei paesi anglosassoni.
«È stato proprio il primo cittadino a promuovere la costruzione di quattro piccole casette in legno da disseminare nei quattro quartieri del comune per il book sharing-, ci spiega Magnai molto soddisfatto -dove sarà possibile condividere gratuitamente o portare un libro caro che si vuole far leggere a qualcuno. È una idea che gli abbiamo proposto e durante l’ultimo festival molte persone hanno portato libri in buono stato che andranno a riempire le casette per far partire l’iniziativa. Inoltre le casette, realizzate in legno, sono state decorate da noi famiglie per essere partecipi nella costruzione di questo progetto e nella formazione della comunità».
Il successo è nella condivisione
Avviandoci verso la conclusione di questa lunga conversazione, inevitabile chiedere al mio interlocutore quale sia l’aspetto che gli piace di più nel fare questa attività.
Sorridendo mi risponde: «Penso che il successo di questa iniziativa sia nell’amore della lettura e nella condivisione di qualcosa in cui credi. Uno dei momenti più belli è quando leggi a voce alta e ti accorgi come i bambini siano attenti ed appassionati. Ti accorgi che loro sono ingordi di lettura quando non vorrebbero smettere e quel momento diventa un piacere non solo per chi legge, ma anche per chi ascolta».
Quindi qual è secondo lei il segreto del vostro successo? «Credere in una società migliore partendo dalla lettura, perché la cultura ti rede libero, quindi mettere a disposizione dei bambini maggiori strumenti possibili, sarà la condizione per avere un mondo migliore. In fondo se non leggi e non ti costruisci la tua idea, sarà sempre più semplice per qualcun altro governare le tue di idee»!
Montiano, la provincia che rinasce nei locali di una libreria
Testi a cura di Francesca Baldini
Foto a cura di Francesca Baldini e gentilmente concesse da Librincollina
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