Il 18 ottobre 2017 è stato inaugurato ad Arquata del Tronto il nuovo poliambulatorio del paese, donato da Medici con l’Africa Cuamm grazie al sostegno di numerosi donatori privati mobilitatisi dopo il terremoto del 24 agosto 2016. Il poliambulatorio è destinato a servire una popolazione di oltre 800 persone, che nelle ultime settimane sono tornate a vivere nelle casette prefabbricate costruite nel paese. La struttura, composta di tre ambulatori e attrezzata anche con un ecografo e altri strumenti per visite approfondite, ospiterà regolarmente il medico di base del paese, la pediatra e un ginecologo, oltre che un team di psicologi che nell’ultimo anno hanno lavorato a fianco della popolazione. La struttura è indispensabile per la popolazione locale, prevalentemente anziana, che nel borgo potrà contare su un punto di riferimento facilmente raggiungibile per ogni esigenza medica.
Punto di riferimento dell'ambulatorio è Italo Paolini, 59 anni, ad Arquata del Tronto è nato e cresciuto e da decenni è il medico di base del paese. Dopo il sisma non ha abbandonato i suoi pazienti: fin dal primo giorno ha continuato a fare il suo lavoro, prima nelle tende e poi nei container: adesso sarà la presenza fissa del poliambulatorio, struttura che ha contribuito per primo a pensare e realizzare. Oggi Italo vive ad Ascoli Piceno con la famiglia, per poter assistere la suocera, ma ogni giorno, da più di un anno, ritorna in macchina tra i suoi borghi, per visitare i pazienti che lo aspettano. Sa che i tempi della ricostruzione non saranno brevi, ma sogna di vedere Arquata rinascere, anche grazie al poliambulatorio. La struttura infatti fornirà servizi che prima del terremoto mancavano e vuole essere un elemento di aggregazione del paese che sta rinascendo: «In questi borghi c'è l'anima delle Marche – insiste Italo – e se le Marche perdono la periferia, il centro perde la sua forza».
Il Poliambulatorio Borgo Arquata
Il dottor Italo visita Domenico, un paziente
«In questi borghi c'è l'anima delle Marche e se le Marche perdono la periferia, il centro perde la sua forza».
Italo Paolini, dottore
Halimi, 5 anni
Massimo, Maia ed Enzo
Marco, 10 anni
L'autore delle fotografie. Matteo De Mayda è un fotografo freelance che si occupa principalmente di progetti e campagne sociali. Ha lavorato con diverse Ong tra cui Emergency, Doctors with Africa, Greenpeace, LAV, Libera Terra, Legambiente, World Health Organization. Si è inoltre aggiudicato una medaglia d'argento all'Art Directors Club.
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