Innovazione digitale

HomeMate, case intelligenti per bambini speciali

di Lorenzo Maria Alvaro

Una piattaforma digitale, fruibile attraverso una mobile App, che integri domotica e sistemi di sensori così da incrementare il livello di autonomia e migliorare la qualità della vita di persone con autismo. È questa la scommessa in chiave benefit della startup milanese Lorf

Creare una piattaforma digitale, fruibile attraverso una mobile App, che integri domotica e sistemi di sensori cosi da incrementare il livello di autonomia e migliorare la qualità della vita di persone con autismo. È questa la scommessa in chiave benefit della startup milanese Lorf, e del progetto HomeMate.

Ma non si tratta di sola tecnologia. «La figura chiave del progetto è il Life Mentor: un educatore 4.0, in grado di capire i bisogni del soggetto autistico e quindi predisporre la piattaforma HomeMate in maniera tale che questi possa interagire in maniera ottimale col mondo circostante, con particolare riferimento all’abitare», racconta Andrea Buragina, co fondatore di Lorf. «L’impatto positivo non riguarderà solo la persona affetta da autismo ma anche la comunità che sarà gravata da minori costi per l’assistenza. Si stima che nel 2025, solo negli Usa, i costi diretti e indiretti per la gestione dell’autismo arriveranno a 1 trilione di dollari, praticamente la metà del debito pubblico tedesco».

Per Buragina l'impegno è nato spontaneamente: «Ho un bambino di 11 anni che ha una sindrome autistica. Da qui nasce la mia sensibilità verso questa tematica, in particolare sulla questione del Dopo di noi», sottolinea.

«Lorf è ideatore e sponsor del progetto, che però non sarebbe potuto partire senza aiuto», sottolinea il fondatore, «per questo ci siamo rivolti a Fabula Onlus che ci ha subito affiancato». «Le risorse sono state reperite attraverso il crowdfunding: con la piattaforma Kickstarter, HomeMate punta ad incassare 11.208 euro, che serviranno a finanziare la prima fase dell’iniziativa, cioè la costituzione di un team misto di ingegneri – FifthIngenium è partner tecnico, psicologi ed educatori di Fabula che è capo progetto – che definisca le linee guida del progetto così come andrà a realizzarsi nelle fasi successive».

A supporto dell’iniziativa HomeMate, Lorf ha realizzato anche il video “Did you know Autistics Change the World?”. Partendo da personaggi che hanno fatto la storia dell’umanità o indotto cambiamenti epocali, si pensi ad Einstein o a Mozart, si vuole far capire che cosa è l'autismo, i sintomi che lo caratterizzano, le difficoltà di integrazione in ambito scolastico o di inclusione nel mondo del lavoro delle persone con sindrome autistica e, in ultima analisi, quelli che saranno gli ingenti costi a carico della comunità in futuro. In questo senso, HomeMate, vuole essere non la soluzione al problema, ma un passo nella giusta direzione.

«Lorf è una start up innovativa Benefit ed ha ottenuto lo status di “B-Corp”(Benefit Corporation), che rappresenta lo standard più elevato per le imprese socialmente responsabili. I soci di Lorf, a testimonianza del loro impegno sul tema sociale legato all’autismo, si impegnano in caso di exit a donare almeno il 5% della plusvalenza che si realizzerebbe, mentre la società, in caso di profitti, sempre almeno il 5% degli utili in donazioni a favore di progetti sull’autismo».

Non è la prima volta che Lorf propone soluzioni digitali. È il caso di loveorfriends, uno strumento che favorisce la socializzazione, un tema cruciale anche per le persone autistiche visto che è proprio la mancanza di socializzazione alla base della sindrome autistica. «Giocando sul confine fra amore amicizia, loveorfriends promuove incontri nel mondo reale: decidi Who (Chi), Where (dove) e When (quando) e dai appuntamento ai tuoi amici di Facebook in luoghi legati al mondo del food per scoprire se è “Love or Friends”. Sfruttando un sistema di geolocalizzazione che individua i locali più vicini alla propria posizione, l’APP è utilizzabile in qualsiasi parte del mondo uno si trovi, perché l’amore e l’amicizia non hanno confini geografici», chiarisce Buragina.

Insomma un modo per sfruttare Internet e più in generale i social network per facilitare le relazioni e non comprometterle. «Un loro utilizzo smoderato e più in generale il chiudersi nel mondo virtuale può avere degli effetti nefasti nella vita di tutti i giorni di ognuno di noi. loveorfriends vuole essere, in questo senso, un facilitatore relazionale ed un antidoto alla dipendenza social: spinge le persone ad uscire dal mondo virtuale per incontrarsi nel mondo reale», conclude Buragina.


HomeMate, case intelligenti per bambini speciali

Testi a cura di Lorenzo Maria Alvaro
Foto gentilemente concesse da Andrea Buragina


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