Enrico Galiano è uno degli esperti che abbiamo coinvolto nel magazine di febbraio per una riflessione ad ampio raggio sulla pace. Che cosa possiamo fare nelle nostre giornate per cambiare il mondo? Siamo davvero impotenti di fronte alle guerre o costruire la pace è un percorso che può partire da noi? Ne è uscita un’analisi profonda (qui in versione large, con contenuti in più rispetto al cartaceo) sul ruolo della scuola e del mondo adulto, in relazione ai giovani che stanno dall’altra parte della lavagna. Giovedì 20 febbraio, alle 19 da Avanzi Coworking in via Ampère, 61/a a Milano, ci sarà anche lui alla presentazione del nuovo numero di VITA “La pace siamo noi”, dedicato alle possibilità e ai luoghi attraverso cui costruire la pace oggi.
Una spiccata capacità di parlare ai ragazzi, scrivono di lui. Ma il suo punto di vista ribalta subito la questione: «Non ti ascoltano se tu per primo non li ascolti». Galiano è insegnante alla scuola secondaria di primo grado in un piccolo Comune del Friuli, con la sua webserie “Cose da prof” coltiva l’autoironia, ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie e nel 2020 è stato inserito da Il Sole 24 Ore nella lista dei dieci insegnanti più influenti sul web. I suoi libri sono un giro attorno all’idea di felicità, anche quando il fallimento bussa alla porta: l’ultimo, Una vita non basta, è un invito a non smettere di tentare, sbagliare e riprovare, a coltivare l’arte dell’imperfezione «per tirare fuori il capolavoro che vive dentro di noi».
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