Sostenibilità
Storia:miti e leggende dell’antichita’ legate agli alberi
Dal frassino vichingo allalloro di Apollo
di Redazione
La lunga convivenza dell?uomo con il bosco ha generato saperi e leggende. Un?attività educativa interessante è sicuramente il recupero delle leggende del proprio territorio, ma anche il confronto con quelle di altre culture.
Il frassino era per i Germani non solo l?albero con cui costruivano archi e sci ma la pianta cosmogonica: l?asse dell?universo, chiamato Yggdrasil. Le sue radici, che si espandono in tre direzioni (una fra gli uomini, una fra i giganti e una agli inferi) sono rose da vermi o serpenti, mentre alla sua sommità è appollaiata un?aquila con un falco tra gli occhi. Le sue fronde sempreverdi (simbolo d?eternità) si estendono sul mondo e coprono il cielo. Uno scoiattolo (Ratatoskr) corre su e giù per il tronco di Yggdrasil e scambia messaggi tra l?aquila e i serpenti.
Passando ad ambienti mediterranei, l?alloro, oltre a essere prezioso in fitoterapia, era sacro ad Apollo, che amava portare sul capo una corona di alloro: con i rami di questa pianta si soleva incoronare la fronte dei poeti e degli artisti.
In culture diverse le piante assumevano significati opposti. Ecco il caso della betulla: in molti Paesi aveva un significato sinistro, tanto che si sconsigliava ai viandanti di dormirvi sotto, per non impazzire o morire, mentre per i russi la betulla era il «pozzo del popolo», risorsa inesauribile di elementi preziosi per curarsi, riscaldarsi, tingere le stoffe. La quercia nei tempi antichi era tenuta in grande onore: nel Medio Evo a Bologna era uso pubblicare i bandi e organizzare liberi commerci sotto di essa, mentre nel contado i maggiorenti si riunivano all?ombra dell?albero per discutere le faccende del governo.
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Ecco una piccola bibliografia:
Jacques Brosse – Mitologia degli alberi, Bur- Rcs Libri & Grandi Opere, 1991
Alberto Mari e Ulrike Kindl – Il bosco, miti, leggende e fiabe, Oscar Mondadori, 2000
W. Buttler Yeats – Il crepuscolo celtico, Bompiani, 1993
K. Briggs – Fiabe popolari inglesi, Einaudi, 1984
Maria Antonietta Quadrelli
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