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Stop ai sacchetti di plastica dal 2010

La norma contenuta nella Finanziaria. Coldiretti: pronti a coltivare i nuovi sacchetti ecologici

di Redazione

L?agricoltura, come noi la concepiamo, rende possibile la costruzione di un sistema di imprese agroalimentari e agroambientali (imprese che noi chiamiamo ?multifunzionali?) che possono fare ?sviluppo? in sintonia con l?ambiente e le domande dei consumatori. E? quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni alla presentazione dell’annuario Apat sullo stato di salute dell?ambiente, nel sottolineare che ?in questa logica ci aspettiamo maggiore disponibilità all?innovazione da parte degli altri settori economici dell?industria e della distribuzione commerciale a partire dal raggiungimento dell?obiettivo di sostituire le tradizionali bustine della spesa di plastica con materiali biodegradabili di origine agricola nazionale a partire dal 2010 come previsto dalla Finanziaria?. Non saranno più disperse nell?ambiente – ha precisato Bedoni – le trecentomila tonnellate di plastica utilizzate annualmente per i sacchetti che dovranno essere realizzati con materiali biodegradabili di origine agricola come il granoturco che l?agricoltura italiana offre in abbondanza. E per questo obiettivo basta coltivare – ha precisato Bedoni – appena 200mila ettari poiché mezzo chilo di mais e un chilo di olio di girasole sono sufficienti per produrre circa 100 bustine di bioplastica non inquinante (bio shopper). Con un effetto ambientale che – ha continuato il presidente della Coldiretti – giustifica l?attuale differenza di costo di pochi centesimi e che tende progressivamente a ridursi (8 centesimi per il sacchetto biodegradabile rispetto ai 5 di quello in plastica tradizionale). In termini generali, abbandonare completamente le bustine della spesa di plastica significa ridurre l?emissione di 400mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) grazie a un risparmio nei consumi di petrolio stimato pari a 200mila tonnellate l?anno ed un contributo concreto al raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto. Un contributo concreto dell?agricoltura alla riduzione dell?inquinamento ambientale con le bioplastiche che – ha concluso Bedoni – sono una autentica espressione delle nuove opportunità che offre l?agricoltura per lo sviluppo sostenibile, in una moderna società post industriale, di fronte alla crescente domanda di sicurezza alimentare ed ambientale dei cittadini.


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