Il 12 febbraio di ogni anno, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato. Dal 25 maggio 2000, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il testo definitivo del “Protocollo Opzionale alla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati”, si è compiuto un passo formalmente decisivo contro lo scandalo dell’arruolamento di bambini al di sotto dei 15 anni di età ancora oggi perpetrato da diversi Paesi.
Sebbene, con la ratifica del numero minimo di Stati richiesto, il documento sia entrato in vigore nel febbraio 2002 e attualmente 172 Paesi abbiano firmato il Protocollo, 153 dei quali innalzandoil limite di età a 18 anni, ad oggi si continuano a registrare gravissime violazioni di uno o più diritti dei bambini in diversi contesti. Ben 22 Stati continuano ad utilizzare bambini nelle proprie truppe militari e un numero imprecisato di milizie irregolari fanno dei minori carne da macello da schierare nelle proprie file.
La Coalizione Italiana “Stop all’uso dei bambini soldato”, rilancia in queste ore il suo impegno per bandire nel concreto questa pratica e richiama l’attenzione della comunità internazionale e di tutti i Governi per prodigarsi con maggiore determinazione affinché in tutto il mondo si ponga termine ad una tra le più crudeli pratiche ancora in vigore.
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