Non profit

Stati Uniti sotto attacco. Che accadrà ora?

Due aerei fanno crollare le Torri gemelle, un terzo si schianta sul Pentagono. E le conseguenze rischiano di essere più tragiche della grande tragedia di oggi. Un commento

di Riccardo Bonacina

La cronaca di oggi è spaventosa. Proviamo a riflettere, insieme. a) la prima cosa: nessuno scrittore aveva osato immaginare qualcosa di simile. Non solo per le dimensioni apocalittiche (chissà quando si saprà il numero delle vittime che saranno nell’ordine delle decine di migliaia), ma per la portata militare e quindi anche simbolica di quest’azione lanciata al cuore dell’Impero. I simboli dell’economia, della sicurezza, della democrazia. E la portata di puro panico nella popolazione b) Non sappiamo, e chissà se sapremo, visto le complicità che questa azione militare ha ceratmente avuto, chi ha deciso questa azione militare senza precedenti dalla seconda guerra mondiale ad oggi. Sicuramente le conseguenze, che è difficile immaginare, di questo attacco e strage saranno gravissime. Il mondo civile e la convivenza tra popoli e nazioni rischia davvero di tornare indietro di decenni, e ai periodi più bui. c) I segni di un mondo che indulgeva a guardarsi indietro sono stati molti in questi mesi, piccoli e nostrani segni, e segni enormi e dolorosi nel mondo da Belfast a Gerusalemme, da Skopje a Kabul. Ma anche gli spazi di confronto e dialogo nella società civile italiana che pian piano si stavano restringendo grazie ai personalismi e a tutti coloro che non sanno ragionare se non in termini di “amici-nemici”. d) Ci chiediamo da dove ripartire, ci chiediamo come si potrà fermare una spirale di violenza che da oggi si annuncia più terribile che mai.


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