Famiglia

Stati Uniti 110 e lode

L’offerta delle università americane è enorme. Ma anche l’europa si muove. Ad esempio con i corsi in Mba

di Redazione

Mba = master in buona amministrazione. Non è una provocazione, ma la rilettura che le università più famose del mondo stanno dando ai loro master in business administration. A cominciare dall?Insead di Fontainebleau, l?Mba più famoso d?Europa, che il 5 luglio terrà a battesimo la European Academy on Corporate Social Responsibility. Centro di formazione sulla responsabilità sociale delle imprese, con sede in 7 atenei del Vecchio continente, dalla Danimarca alla Spagna (info:www.csreurope.org). Un?iniziativa che la dice lunga sui nuovi trend della formazione in non profit: sempre più europea e pronta a portare il Terzo settore in cattedra. Come fa l?Università di Bath, nel Regno Unito, che quest?anno lancia l?Mba in Future Business: strategic issues and new practice in social and environmental responsibility (info: mnsks@management.bath.ac.uk). Un master sulle nuove strategie di responsabilità socioambientale gestito insieme alla New Academy of Business, il centro di formazione indipendente costruito nel 1995 dall?imprenditrice sociale più famosa del Paese, la fondatrice del Body Shop, Anita Roddick. Originale, oltre alla materia, la struttura dei suoi master: 8 workshop in due anni, durante i weekend, in strutture che possano ospitare tutti insieme gli studenti (info:info@new-academy.ac.uk). Intendiamoci: gli Stati Uniti, con le loro 76 università che offrono più di 3 corsi in non profit ciascuna, rimangono il Paese con la maggiore offerta formativa. Ma quest?anno, Oltreoceano, più che gli aspiranti dirigenti di fondazioni e ong ci vanno architetti e sociologi col pallino della progettazione sostenibile. Destinazione: Harvard, dipartimento di Urban Planning e Design (info: www.gsd.harvard.edu). Fucina dei futuri urban planner alla Le Corbusier. Dalla responsabilità sociale alla gestione delle diversità. Il posto migliore per diventare diversity manager, in questo momento, è la prestigiosa università di Cambridge: propone un diploma in Inter-Cultural Management rivolto agli executive che vogliano farsi una profonda competenza su come le differenze culturali influenzino le relazioni di affari internazionali e possano diventare una business opportunity invece che una criticità. Un corso itinerante: dopo la sessione iniziale prevista a Cambridge, in gennaio, studenti e professori si sposteranno in primavera in Svizzera e in Italia (info: tel. 0044.1223342124). Una modalità, quella dei master itineranti, sposata anche da uno dei corsi più interessanti per chi vuole specializzarsi in diritti umani. I partecipanti del master in Human Right and Democratization, lingue ufficiali inglese e francese, passano infatti i primi sei mesi a Venezia, una settimana partecipando a progetti umanitari sul campo e altri sei mesi in una delle oltre 14 università internazionali che aderiscono al programma (info: http:http://hrd-euromaster.venis.it). Più tranquilli, ma sempre molto qualificati, i corsi di laurea e di specializzazione in diritti umani proposti dalla London School of Economics di Londra che offre anche master in gestione delle non profit e delle ong (info: www.lse.ac.uk). Molte anche le opportunità per chi all?estero volesse fare tutta l?università. Se parlate francese, puntate sugli atenei di Marne-la-Vallé e Valenciennes (info:www.univ-valenciennes.fr). Se preferite studiare in tedesco, contattate il Quem di Berlino (info: tel.0049.3042187312) e il Centro per lo sviluppo sociale (info: www.wz-berlin.de). E per chi proprio non ha tempo di lasciare l?Italia, c?è sempre la Virtual University for Sustainability: un ateneo online sulla sostenibilità (info: info@vilpas.com).


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