Welfare
Start up sociali, la guida
Un vademecum che in pochi punti risponde alle domande: che cos’è una start up, come si costituisce, a chi e perché conviene?
di Redazione
Chi vuole diventare imprenditore sociale ha una grande occasione: può dare il via alla sua impresa, appunto start up, per realizzare la sua idea di servizio e o prodotto innovativo in campo sociale.
Le start up sociali sono al centro di una serie di norme che promuovono queste tipo di iniziativa. Ci sono infatti vantaggi per i neoimprenditori che riguardano ad esempio i settori fiscale e amministrativo, e vantaggi per gli investitori per quanto riguarda Irpef e Ires.
Opportunità che sono state già colte da molti giovani che sono riusciti così a rendere concreto un loro progetto nei campi più diversi che vanno dall’assistenza sociale e sanitaria, all’ educazione e alla formazione, per passare dalla tutela dell'ambiente, e arrivare al turismo sociale e all’editoria digitale. In pochi mesi sono nate oltre 60 start up sociali.
Vita ha realizzato una breve guida che trovare in allegato che si rivolge a chi vuole costituire una start up e chi vuole investire in questa innovativa forma d’impresa. In pochi punti, le risposte alle domande: che cos’è una start up, come si costituisce, a chi e perché conviene.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.