Welfare
Stanziati 500mila euro per il servizio civile degli anziani
In regione gli over 60 passeranno dal 19 al 28% della popolazione. Le risorse realizzano la legge istitutiva approvata quest'anno
La Giunta del Veneto, su proposta dell’assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto, ha approvato un provvedimento che assegna un contributo complessivo di 500 mila euro per il 2010 alle pubbliche amministrazioni per l’istituzione del servizio civile degli anziani, previsto dalla legge regionale n.9 di quest’anno che ha creato questa peculiare forma di prestazione d’opera.
“Il finanziamento segue le modalità e i criteri approvati, dopo la legge regionale, con specifica deliberazione del 2 marzo scorso – spiega Sernagiotto – e che individua nei Comuni singoli o associati e nelle Comunità montane gli enti che possono presentare programmi d’attività in tale materia. Per il 2010 abbiamo scelto, visto le difficoltà economiche presenti che non riescono a soddisfare tutte le richieste, di dare la priorità di assegnazione del finanziamento ai comuni di montagna (con meno di 10 mila abitanti) e agli altri comuni veneti con popolazione superiore ai 5 mila abitanti poiché, quest’ultimi soggetti a patto di stabilità che li condiziona notevolmente nella capacità di spesa. Sono stati così individuati 70 Comuni ai quali potranno andare contributi di 10 mila euro come tetto massimo”.
L’assessore regionale aggiunge inoltre che “questo provvedimento contribuisce a valorizzare la grande risorsa rappresentata dalle persone over 60 che nei prossimi 15 anni passeranno dal 19 al 28 per cento della popolazione regionale e favorisce il loro l’impiego in attività socialmente utili, oltre a sostenere il loro reddito”.
Il servizio civile degli anziani potrà variare dalle attività di tutoraggio e d’insegnamento nei corsi professionali, alle iniziative di carattere culturale, dal recupero del territorio alla salvaguardia dell’ambiente e all’assistenza di soggetti svantaggiati. Le persone anziane, titolari di pensione, potranno essere impiegate da enti locali, anche attraverso associazioni di volontariato e cooperative di solidarietà, in attività socialmente rilevanti proprie e funzionali alla terza età.
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