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Staminali, l’Italia ritira il no alla ricerca europea

Mussi ha ritirato l'adesione dell'Italia alla dichiarazione etica che conteneva una pregiudiziale contraria alla ricerca sulle staminali embrionali

di Redazione

L’Italia ha ritirato il sostegno alla proposta di una dichiarazione etica sulla ricerca sulle staminali proposta lo scorso novembre da Germania, Polonia, Slovacchia e Austria e a cui aveva aderito il governo Berlusconi. Ad annunciarlo e’ stato il ministro per l’Universita’ e Ricerca Fabio Mussi. ”Il 29 novembre – ha spiegato Mussi – l’Italia aveva aderito ad una dichiarazione etica sulle cellule staminali, cioe’ una pregiudiziale contraria. Io ho annunciato il ritiro italiano a questa dichiarazione”. Il ministro ha inoltre affermato di essere personalmente favorevole ad ammorbidire la legislazione italiana consentendo un’apertura alla ricerca sulle staminali embrionali. ”L’Italia – ha proseguito Mussi – ha una legislazione restrittiva. Io penso che occorre modificarla almeno parzialmente. E non credo giusto che l’Italia divenga un ostacolo restrittivo alla ricerca in sede europea”. Secondo Mussi la dichiarazione etica avrebbe ”alzato una barriera”: “Credo che l’Italia debba essere corretta, non deve cercare di esportare la propria legislazione interna ma rispettare quella degli altri paesi e cogliere l’opportunita’ di una ricerca controllata sulle staminali. Per questo ho ritenuto di non insistere sul sostegno alla pregiudiziale etica. L’Italia ha la sua legislazione, ma occorre tenere aperte le finestre”. Quanto alla legislazione interna Mussi si e’ detto personalmente ”favorevole alla legge nazionale. E’ possibile un’apertura alla ricerca sulle cellule staminali, sono in molti a chiederlo”. Sul fronte cattolico Mussi ha segnalato ”una interessate apertura” di Rosy Bindi.


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