Politica

Staminali: la commissione igiene e sanità ridiscute con Mussi

Critiche da An e FI, una proposta costruttiva dalla Margherita: si privilegino le staminali adulte e da cordone ombelicale

di Sara De Carli

La decisione del ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi di ritirare l’adesione italiana dalla dichiarazione etica contro la ricerca sulle cellule staminali embrionali in Europa configura ”una doppia violazione di legge”. Lo ha detto il senatore Giuseppe Valditara (An) in occasione del seguito dell’audizione del ministro Mussi nelle commissioni congiunte Istruzione e Sanita’ del Senato. Secondo Valditara, si configurerebbe una violazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita e della ?legge Bottiglione? sul ruolo del parlamento nella politica comunitaria, in base alla quale è necessario prima di ogni atto un passaggio parlamentare. La legge 40, ha detto Valditara, ”e’ un punto di grande equilibrio, che garantisce la difesa di principi che non possono essere violati. Ho il dubbio serio che la decisione del ministro sia un modo surrettizio di avviare una revisione della legge, iniziando con l’aggiramento e spostando la questione a livello europeo?. La senatrice della Margherita, Emanuela Baio Dossi, ha invece chiesto ?un impegno al ministro Mussi: che a livello nazionale e a livello europeo l’Italia si impegni affinché la ricerca privilegi sicuramente il campo delle staminali adulti e da cordone ombelicale?. La Baio Dossi ha chiesto che siano percorse, inoltre, ”tutte le strade alternative per individuare fonti di cellule staminali embrionali che non provengano dalla distruzione di embrioni, ne’ congelati e ne’ prodotti ad hoc. Sono strade – ha sottolineato – che non negano la ricerca, ma al contempo salvaguardano principi etici”. L’Italia infatti, ha affermato la senatrice Maria Burani Procaccini (Fi), ?è all’avanguardia nella ricerca sulle cellule staminali adulte ed è in questo ambito che andrebbero finalizzati i finanziamenti. Perché spendere anche un solo euro italiano per aiutare due o tre Stati e aziende che si interessano al tema delle staminali embrionali? Non vedo perché l’Italia, che ha votato una legge precisa, debba dare un solo euro alla ricerca di altri paesi sulle staminali embrionali, che finora non hanno portato a risultati”.


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