Politica
Staminali: il laboratorio di Terni pronto alla sperimentazione per la sla
I risultati del primo anno di vita della banca di cellule cerebrali di Terni presentati oggi all'ISS. Confermate le anticipazioni che Vescovi aveva fatto a VITA: «siamo pronti a partire con la sperim
Si è tenuto questa mattina presso la Sala Pocchiari dell?Istituto Superiore di Sanità il Convegno ?Le cellule staminali cerebrali: verso la sperimentazione clinica?. Angelòo Vescovi e monsignor Vincenzo Paglia hanno illustrato i risultati raggiunti nel primo anno di vita dalla ?Banca delle Cellule Staminali di Terni?, risultati che i due avevano già anticipato a Vita nelle scorse settimane.
Le cellule cerebrali ci sono, nel laboratorio di Terni sono riusciti ad ottenerle e a farel riprodurre a decine di milioni da feti abortiti spontaneamente. Si tratta ora di avere la certificazione GMP per l’intero processo e di lavorare insieme alle associazioni per stendere le linee guida per la sperimentazione sull’uomo. La prima malattia su cui si farà sperimentazione sarà, come annunciato, la sclerosi laterale amiotrofica. Infatti al convegno esra presente anche Mario Melazzini, presidente della Aisla.
”Le cellule, prelevate da feti abortiti spontaneamente e moltiplicate in laboratorio, sono pronte. Quando ci sara’ la certificazione di sicurezza potra’ partire la prima sperimentazione clinica sui malati di sclerosi laterale amiotrofica”, ha detto il responsabile del progetto, Angelo Vescovi. La certificazione, ha proseguito, e’ attesa nei prossimi mesi. I test poi avverranno in Italia se il via libera arrivera’ dalle autorita’ regolatorie europee; se invece arrivera’ prima dalle autorita’ statunitensi, i test avranno luogo negli Stati Uniti.
Oltre alla seprimentazione clinica nell’ambito del progetto scientifico ?L?Officina del Cervello?, un secondo obiettivo della Banca e’ l’allestimento di un campionario di linee staminali cerebrali umane. La disponibilita’ di linee cellulari da diversi donatori e con caratteristiche e proprieta’ peculiari potra’ garantire l’utilizzo di queste linee cellulari anche in altre malattie neurodegenerative, nelle lesioni spinali e in quelle post-ischemiche. In questa prospettiva, la Banca delle Cellule Staminali Cerebrali si rendera’ disponibile, in una seconda fase e previa valutazione etica a scientifica da parte di appositi comitati interni, a fornire le proprie linee cellulari ai gruppi clinici che ne facciano richiesta al fine di avviare nuovi protocolli di sperimentazione clinica ed a estendere l’uso delle cellule staminali cerebrali umane al piu’ ampio spettro di malattie neurologiche possibile.
La Banca delle cellule staminali di Terni, che Vescovi dirige, e’ sostenuta dalla Fondazione cellule staminali, che annovera tra i soci l’Istituto superiore di sanita’, la diocesi di Terni-Narni-Amelia, la Fondazione Carit, il Comune di Terni e la Neurothon Onlus. Per mettere a punto i laboratori in grado di prelevare le staminali cerebrali adulte dai feti abortiti, e per poi coltivarle in laboratorio, e’ servito finora un milione di euro circa. ”Piu’ o meno 800mila euro per la costruzione delle strutture all’avanguardia, e circa 150 mila per la coltivazione delle cellule. Di questi fondi la maggior parte – spiega Vescovi – proviene dalla Conferenza episcopale italiana (Cei), circa l’80%. Il resto dal Comune di Terni, dal quotidiano della Cei Avvenire, dalla Free press di Milano e da altri sostenitori”.
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