Cultura

Staminali, GB: domani il sì agli embrioni chimera

Conterrebbero materiale genetico sia umano che animale. L'autorita' britannica per la fertilizzazione e l'embriologia (Hfea) si prepara a dare il via libera

di Redazione

L’autorita’ britannica per la fertilizzazione e l’embriologia (Hfea) si prepara a dare il via libera domani alla creazione di embrioni chimera, ovvero contenenti materiale genetico sia umano che animale, dopo che una consultazione pubblica i cui risultati sono stati resi noti ieri ha rivelato che la maggior parte della gente non e’ contraria all’utilizzo di tali embrioni a scopo di ricerca.
I ricercatori vogliono utilizzare questi embrioni misti per produrre una quantita’ di cellule staminali utile per lo studio di possibili cure per malattie come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e persino le lesioni del midollo osseo. Tali embrioni verrebbero creati inserendo materiale genetico umano dentro l’ovulo animale privato del suo Dna, risolvendo cosi’ il problema della scarsa disponibilita’ di ovuli umani da utilizzare a scopo di ricerca, che normalmente provengono dai trattamenti di fertilizzazione in vitro.
Gli embrioni chimera verranno poi distrutti dopo 14 giorni – ovvero quando non saranno piu’ grandi di una cruna di un ago – e non potranno essere impiantati nell’utero.
Dalla consultazione pubblica – che ha consistito in tre mesi di sondaggi, incontri pubblici e dibattiti al costo di circa 220.000 euro – e’ emerso che sebbene inizialmente scettico, il pubblico, quando gli venivano presentate informazioni precise e imparziali, gradualmente diventava piu’ aperto all’idea. Alla fine, il 61% si e’ detto favorevole a tali ricerche. Gia’ nel novembre scorso, due equipe di ricercatori, una al King’s College di Londra e una all’iniversita’ di Newcastle, avevano richiesto all’Hfea la licenza per condurre alcuni studi con embrioni chimera, e se ora l’Hfea dara’ il suo assenso come previsto, potranno finalmente procedere. Anche Ian Wilmut, il creatore della pecora Dolly, vorrebbe richiedere il permesso di condurre alcune ricerche sulla malattia del motoneurone utilizzando tali embrioni.
A dicembre il governo britannico aveva provocato una vera e propria rivolta tra la comunita’ scientifica con una proposta di legge che avrebbe messo al bando quasi ogni ricerca con embrioni chimera.
Contro il divieto si erano schierati diversi premi Nobel, la stessa commissione parlamentare per la scienza e la tecnologia, il consiglio britannico per la ricerca medica, nonche’ il principale consulente scientifico del governo, Sir David King. Da allora il governo ha deciso di ritirare la proposta e si prepara a discutere entro la fine dell’anno un altro progetto di legge che potrebbe mettere al bando soltanto gli embrioni ottenuti mescolando gameti animali e umani.

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