Welfare

Stakanonov non abita in Italia

Lo sostiene uno studio dell'Ilo (l'organizzazione mondiale del lavoro)

di Francesco Maggio

Secondo uno studio dell’Ilo (l?Organizzazione internazionale del lavoro) pubblicato oggi – solo il 4,2% del lavoratori dedica alla propria occupazione più di 50 ore a settimana, una percentuale che impallidisce rispetto a quelle che si registrano in Giappone (il 28,1% del totale dei lavoratori) e negli Stati Uniti (il 20%). Più del 20% dei lavoratori restano in fabbrica o in ufficio più di 50 ore a settimana anche in Australia e in Nuova Zelanda, mentre la percentuale degli stakanovisti è molto più bassa in Europa (intorno al 10% nella maggior parte dei Paesi) dove è andata crescendo negli anni Novanta (all’inizio del decennio si attestava intorno al 15%). In Olanda gli affezionati al lavoro scendono all?1,4% e anche in Grecia e Irlanda la percentuale e’ bassa, attestandosi al 6,2% del totale. In Gran Bretagna, invece, ben il 15,5% degli occupati è impegnato per più di 50 ore a settimana. Lo studio comunque sottolinea che risultano più stakanovisti in media i paesi dove è più scarsa la regolazione normativa del tempo di lavoro. L’Ilo sottolinea che negli Stati Uniti la meta’ dei lavoratori vorrebbe lavorare meno ore mentre il 17% vorrebbe un orario piu’ lungo. Nell’Unione europea il 46% di coloro che lavorano meno di 20 ore vorrebbero lavorare di piu’ mentre l’81% di quelli che lavorano almeno 50 ore a settimana vorrebbe ridurre l’impegno. In Italia, comunque, l’orario medio di lavoro si sta allungando. Secondo quanto ha spiegato il direttore della nuova pubblicazione dell’Ilo, Jon Messenger, dalle 1.634 ore lavorate in media nel 1999 dagli occupati italiani (contro le 1.871 del lavoratore statunitense e le 1.503 di quello tedesco) si e’ passati nel 2003 a 1.672 ore (contro le 1.661 della Germania), 38 ore in piu’ l’anno che significano quindi quasi un’ora alla settimana in piu’.


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