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Stabilità, con la fiducia passa la norma sulle B-Corporation

Il provvedimento ha avuto il pieno appoggio di Palazzo Chigi. Il senatore Del Barba: «Si apre una nuova fase per le politiche di sviluppo del Paese»

di Redazione

Il Senato della Repubblica ha dato il via libera alla legge di Stabilità con l’approvazione del maxi emendamento (interamente sostitutivo degli articoli del disegno di legge 2111). Il testo del maxiemendamento ricalca, quello approvato dalla commissione Bilancio con qualche lieve modifica non di rilievo.


Palazzo madama ha dato così luce verde anche all’ex articolo 23 (quello dell’Italia nel mondo) in cui era stato incardinato un emendamento fotocopia della proposta di legge firmata dal democratico Mauro Del Barba che prevede l’istituzione in Italia della Benefit-Corporation.

Entro fine anno quindi dopo l’approvazione della legge di Stabilità in seconda lettura alla Camera, il nostro paese diventerà il primo al mondo, dopo gli Stati uniti, a riconoscere le b-Corp, aziende che «nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse».

«La scelta di veicolare questa norma attraverso la legge di Stabilità», commenta Del Barba, «ha avuto il pieno appoggio di tutti i miei colleghi, del Governo e di Palazzo Chigi. L’approvazione della legge credo possa coincidere con una nuova fase di concepire le politiche di sviluppo e le politiche industriali del nostro Paese sia sotto l’aspetto dell’attenzione al cambiamento climatico, ma anche da quello dell’aumento della sicurezza intesa in senso lato delle nostre comunità».

Potrà questa norma in qualche modo fare ombra al dibattito sull’impresa sociale e la riforma del Terzo settore? «Siamo piuttosto perplessi e ci domandiamo di cosa si tratti ma soprattutto quando e da dove sia saltata fuori tale nuova forma giuridica. Sino ad oggi infatti, con il disegno di legge di Riforma del Terzo Settore in discussione al Senato, non ne abbiamo mai sentito parlare», si è affretto a dichiarare il portavoce del Terzo Settore, Pietro Barbieri. Questa la replica di Del Barba: «Da questo punto di vista occorre fare chiarezza: la norma sulle b-corps non ha nulla a che fare con l’impresa sociale. Le società benefit stanno geneticamente all’interno del perimetro del profit. Un profit attento e responsabile, ma sempre e solo profit».

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