Volontariato
Sta male il dottore dei bimbi kosovari
Potevo morire,lo so,ma in quel momento ho pensato solo ai miei malati.Abbiamo avuto tre morti e molti feriti.I bambini kosovari sono stati trasferitialtrove. Vogliamo la pace".
di Redazione
Una bomba ha colpito per la seconda volta l?ospedale Dragisa Misovic di Belgrado, e il professor Raso Shepanovic, il medico serbo che cura i bambini kosovari protagonista della storia di riconciliazione di cui avevamo scritto nello scorso numero di ?Vita?, ha avuto un infarto. Queste le ultime, cattive notizie che arrivano dal fronte della capitale jugoslava. Il professor Shepanovic, raggiunto telefonicamente nel reparto di terapia intensiva dove si trova attualmente, ha voluto raccontare a ?Vita? quella drammatica notte del 20 maggio: «Il momento in cui la bomba ha colpito l?ospedale è stato terribile. I vetri delle finestre sono caduti a pezzi sul pavimento, l?intonaco si staccava dal soffitto. Io ero a letto, attaccato al monitor cardiaco e sono saltato giù, strappando i fili e la flebo. Potevo morire, lo so, ma in quel momento ho pensato solo ai miei malati, al mio ospedale. Abbiamo avuto tre morti e molti feriti, soprattutto tra le donne che stavano partorendo. Ora tre edifici del nostro ospedale sono completamente distrutti, e dieci inutilizzabili. I bambini kosovari sono stati trasferiti altrove. È una catastrofe. Vi prego aiutateci. Siamo al limite, non ce la facciamo più. Vogliamo la pace, altrimenti moriremo tutti».
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.