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Sri Lanka, una guerra costata 36 mila miliardi

È il calcolo realizzato dalla Caritas sui costi economici e sociali del conflitto tra le tigri Tamil e il governo

di Gabriella Meroni

Quanto ci è costata questa guerra? Oltre 1.440 miliardi di rupie (36 mila miliardi di lire).
È il calcolo che Caritas Sri Lanka ha provato a fare per valutare i danni economici indotti dal conflitto che dal 1983 contrappone le Tigri per la liberazione della nazione tamil (Ltte) al governo di Colombo. Il dato è contenuto nel rapporto “Il costo della guerra” diffuso il 12 marzo scorso nella capitale dello Sri Lanka.
Secondo il testo, il governo ha speso per la guerra 253 miliardi di rupie (ogni rupia vale circa 25 lire) e i guerriglieri Ltte 42 miliardi e mezzo. Nel suo computo, la Caritas ha tenuto conto delle opportunità economiche perdute sul fronte del turismo e degli investimenti esteri, della perdita di capitale umano (sono state stroncate tra le 50 e le 60 mila vite), dei danni alle proprietà e agli impianti produttivi, infine delle spese necessarie per la riabilitazione delle vittime della guerra.

Qualcuno ha tratto vantaggio dal conflitto. Anzitutto i produttori e trafficanti d’armi, ma anche molti giovani cingalesi delle campagne che hanno trovato occupazione e stipendio arruolandosi nelle forze armate. Dall’altra parte del fronte, i giovani tamil entrati nelle file della guerriglia hanno acquistato la loro fettina di potere e qualche immancabile beneficio economico. Si noti che le cifre menzionate stimano i costi sostenuti solo fino al dicembre 1998.

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