Sostenibilità
Spreco domestico, ogni anno 36 kg di cibo finiscono in pattumiera
Conto alla rovescia per la giornata di prevenzione dello spreco che quest'anno avrà due momenti ufficiali a Roma il 4 e 5 febbraio. I dati dalla campagna Spreco Zero di Last Minut Market raccolti con il progetto Reduce e i "Diari di famiglia" monitarono quanto succede nelle cucine di casa. Si butta ancora troppo, ma decisamente meno del 2014 quanto un italiano su due gettava via cibo quasi ogni giorno
Ma quanto cibo sprechiamo in Italia? E soprattutto è evitabile? Domande che sorgono leggendo i dati raccolti dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market raccolti con il progetto Reduce e i Diari di Famiglia che hanno monitorato lo spreco domestico del cibo nelle cucine degli italiani: la vera “voragine” degli sprechi perché nelle nostre case gettiamo ogni anno qualcosa come 36 kg annui di alimenti pro capite.
In vista della sesta Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco in calendario il 5 febbraio, istituita dal ministero dell’Ambiente con la campagna Spreco Zero e l’Università di Bologna – Distal attraverso il progetto 60SeiZero si rinnova l’occasione per rilanciare la sensibilizzazione sul tema dello spreco alimentare con i dati della nuova “fotografia” delle abitudini degli italiani.
Sul piano della distribuzione lo spreco del cibo pesa per 9,5 kg/anno per ogni mq di superficie di vendita negli ipermercati e per ben 18,8 kg/anno nei supermercati. In pratica per ogni consumatore italiano si producono 2,89 kg/anno pro capite di spreco, vale a dire 55,6 gr a settimana e 7,9 gr al giorno solo sul piano distributivo. Ma il 35% di questo spreco potrebbe essere recuperabile a scopo alimentazione umana.
I 36 kg annui di alimenti pro capite che nelle nostre case finiscono in pattumiera per 9 italiani su 10 (93%) sono un danno economico. Ma non solo, hanno anche un forte impatto diseducativo sui giovani (91%) alla luce dei dati del Rapporto 2018 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market / Swg.
Nella pratica quotidiana il 63% degli intervistati dichiara di gettare il cibo una volta al mese (17%) o anche meno frequentemente (46%). Il 15% sostiene di gettare cibo una volta ogni due settimane, il 15% una volta a settimana e solo l’1% della popolazione ritiene di gettarlo quotidianamente o in misura di 4/5 volte a settimana.
Sembra ancora tantissimo ma se si confrontano i dati del 2014 con quelli del 2018 si osserva come se quattro anni fa a un italiano su due capitava di buttare il cibo in pattumiera (vedi infografica), ora solo l’1% dichiara di gettare cibo non più buono. E questo è quasi certo un effetto delle iniziative di sensibilizzazione che sono state portate avanti in questi anni.
Fonte Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market / Swg
A finire più spesso nelle pattumiere di casa ci sono: verdura (24,9%), latte e latticini (17,6) e frutta (15,6%) mentre la motivazione che genera lo spreco alimentare domestico è che il cibo non è stato consumato in tempo.
Fonte delle due infografiche Progetto Reduce Università di Bologna Distal e Min. Ambiente con campagna Spreco Zero
Il 4 e 5 febbraio sono in programma le iniziative ufficiali a Roma. I nuovi dati ufficiali saranno presentati lunedì 4 febbraio in occasione di un panel in programma alla Fao, mente il 5 febbraio sarà la Giornata dedicata alla sensibilizzazione dei giovani e delle famiglie attesi, dalle ore 10 nella sede di Roma dell’Enpam (piazza Vittorio Emanuele II 78) per un matinée dedicato all’educazione alimentare e al valore del cibo. Centinaia di studenti sono attesi per un panel intitolato appunto “Educazione alimentare. Un gioco da ragazzi”, promosso da Enpam e Spreco Zero in sinergia con le Acli. Previsti interventi dell’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore e presidente di Last Minute Market, e del ricercatore Luca Falasconi, coordinatore degli eventi della Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.
La video installazione Cento Grammi aiuterà il pubblico presente a valutare il proprio Qw ovvero il quoziente waste e scoprire se ci si muove da spreconi o con un passo sostenibile.
Ci sarà anche l’occasione per festeggiare i 20 anni di Last Minute Market. Lo spin off dell’università di Bologna divenuto eccellenza europea nella prevenzione e nel recupero degli sprechi. Fra il 2007 e il 2016 Last Minute Market ha recuperato prodotti per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro con il coinvolgimento di 132 Enti beneficiari diretti, 113 donatori, 52 Comuni. Per un recupero di 5.579.944,65 kg di alimenti, 314.041 pasti, 851.219,25 farmaci e 13.738 libri.
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