Economia

Spreco alimentare: Qui Foundation best practice a livello europeo

La Commissione europea riconosce il progetto Pasto Buono della onlus italiana per la redistribuzione delle eccedenze alimentari tra le migliori pratiche in Europa nella prevenzione dello spreco di cibo.

di Redazione

La onlus italiana QUI Foundation attiva dal 2007 con il progetto Pasto Buono per la ridistribuzione delle eccedenze di cibo da esercizi commerciali, è stata inserita dalla Commissione europea tra le best practices nell’ambito della prevenzione e riduzione dello spreco di cibo in Europa.

QUI Foundation, che con il progetto Pasto Buono ha permesso di recuperare e ridistribuire 800mila pasti nelle città d’Italia in cui è attiva, di cui 300mila solo nell’ultimo anno, sarà segnalata come esempio per nuovi partner europei che vogliano condividere il proprio modus operandi e allearsi per raggiungere un obiettivo comune: lo spreco zero.

“Per QUI Foundation si tratta di un riconoscimento per l’impegno quotidiano dei volontari che collaborano al progetto Pasto Buono e per ristoranti, bar e gastronomie che ogni giorno donano il cibo invenduto a fini caritativi – commenta Gregorio Fogliani, presidente di QUI Foundation. – Le realtà italiane stanno diventando esempi virtuosi per tutta l’Europa, e l’Italia, anche grazie alla legge contro gli sprechi approvata lo scorso agosto, sta diventando un paese simbolo della lotta contro gli sperperi”.

Il riconoscimento della Commissione europea è un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione del progetto Pasto Buono di QUI Foundation, nato dall’idea del presidente di QUI! Group, Gregorio Fogliani, e già inserito nel 2015 dalla FAO nel programma mondiale contro la fame SAVE FOOD e scelta a dicembre 2016 come partner di City Harvest London, la più importante associazione per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari di Londra

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